I frutti delle scelte politiche del governo dei migliori e le azioni messe in campo dal Comune: più freddo e buio per tutti
« RICOGNIZIONE MILITARE » OGNORA
FINCHÉ DAL VÈRNO NON SAREMO FÒRA:
PERFIN LA BEATRICE DEGLI ONTANI
FINIRÀ CON IL BATTERCI LE MANI!
SAN MARCELLO-PITEGLIO. Lunedì 26 settembre si tenuto il consiglio comunale di San Marcello Piteglio.
Nelle consuete comunicazioni introduttive il sindaco Luca Marmo ha annunciato le misure deliberate dalla giunta per il contenimento dei consumi di gas naturale.
Ascoltiamolo:
Si tratta in sostanza dei tanto attesi risultati del governo dei “migliori”; di quello appena passato; di quello del tutti dentro (Pd-Forza Italia-Lega-5 Stelle e frattaglie varie); di quello a guida Draghi, insignito recentemente a New York con un paio di corna dal rabbino Arthur Schneier per la sua “lunga leadership poliedrica nella finanza e nel pubblico servizio di cui hanno beneficiato l’Italia e l’Unione Europea e che ha aiutato la cooperazione internazionale”.
Ecco quello di cui beneficeranno gli abitanti del Comunone:
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Più tasse per tutti: il Comune sosterrà maggiori costi per l’energia per 135-140 mila euro, rispetto ai 280 mila degli anni precedenti. Per quest’anno, rassicura il Sindaco, c’è il così detto “fondone Covid”, poi si passerà alla proverbiale “Tachipirina e vigile attesa” sperando che per gli anni a venire il prezzo del gas diminuisca. Se poi l’attesa non bastarà pagherà, ne siamo certi, Pantalone.
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Più buche per tutti: gli amministratori comunali stimano una minor capacità d’investimento compresa tra il 30 e il 50%.
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Più freddo per tutti: termostati comunali regolati massimo a 19 gradi.
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Più buio per tutti: riduzione dell’orario di accensione dell’illuminazione pubblica compatibilmente con le esigenze di sicurezza.
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Più tristezza per tutti: decorazioni spente salvo che per le feste comandate. Della serie: spegniamo ora gli addobbi per salvare il Natale. E così si ricomincia con il solito ritornello di questi ultimi due anni, cambia solo il verbo.
Le azioni messe in campo:
- Assolutamente vietato negli ambienti comunali l’utilizzo di stufine o ad altri dispositivi per scaldarsi. Unico dispositivo ammesso è l’impianto di riscaldamento centralizzato. Non è chiaro, e si auspicano linee guida o interrogazioni in merito, se la proverbiale coperta sopra le ginocchia o la papalina siano o no compresi tra i dispositivi vietati.
- Obbligatorio per i dipendenti, che evidentemente avevano questa abitudine, di spegnere Pc e anche il video al termine del proprio orario di lavoro. Superfluo, o forse no, sottolineare di spegnere la luce e chiudere la porta quando si esce.
- L’ufficio del patrimonio effettuerà, ha spiegato il primo cittadino, una “ricognizione militare” dei contratti di fornitura di energia in essere. Figliuolo, Paolo Francesco, il generale, appresa la notizia, ha dato la sua disponibilità per guidare la task force. La task force verificherà se i contratti “sono stati stipulati al massimo della convenienza”. Poniamola in modo comprensibile: in Comune si stipulano o sono stati stipulati contratti che non sono convenienti? Verrà altresì valutato se ci sono margini di risparmio.
- “Poi c’è un ragionamento ancora di più lunga prospettiva – chiude Marmo – che riguarda ovviamente l’autoproduzione energetica”. E con questo siamo arrivati all’autoarchia (chi fu l’ultimo ad adottarla?) alla faccia della società aperta e dell’inclusione propagandata dalla sinistra per anni.
Ma tranquilli, tutto questo non è nient’altro che un tassello della nuova normalità più volte enunciata nei suoi monologhi dal non-presidente della repubblica Sergio Mattarella.
Marco Ferrari
[marcoferrari@linealibera.it]