«ALLA STESSA ORA IL PROSSIMO ANNO»

Alla stessa ora il prossimo anno. Lamporecchio
Alla stessa ora il prossimo anno. Lamporecchio. 1

LAMPORECCHIO. In sostituzione dello spettacolo Modigliani et les femmes, la cui produzione è stata rinviata alla stagione 2015/2016, arriva martedì 24 marzo alle 21, sul palco del Teatro Comunale di Lamporecchio, a chiusura della stagione teatrale (promossa dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con Associazione Teatrale Pistoiese), Alla stessa ora il prossimo anno, la celebre commedia di Bernard Slade, affidata ad una coppia di artisti molto popolari, Marco Columbro e Gaia De Laurentiis, per la regia di Giovanni De Feudis.

Forse la più famosa e amata commedia romantica del Novecento, scritta nel 1975 e andata in scena per quattro anni ininterrotti a Broadway, è considerata la migliore fra tutte quelle a due personaggi, che hanno inondato i palcoscenici di New York. Divenuta nel 1978 un film di successo (con Alan Alda e Ellen Burstyn, diretto da Richard Mulligan), resta una delle commedie più prodotte nella storia dello spettacolo.

In Italia la prima edizione è stata prodotta da Garinei e Giovannini nel 1978 con Enrico Maria Salerno e Giovanna Ralli, alla quale segue una seconda edizione del 1989 con Ivana Monti e Andrea Giordana. Nel 2001 la coppia Marco Columbro (nel 2002 verrà sostituito da Gianfranco Iannuzzo) e Maria Amelia Monti registra ovunque il tutto esaurito.

Alla stessa ora il prossimo anno. Lamporecchio
Alla stessa ora il prossimo anno. Lamporecchio. 2

Al centro la storia, di George e Doris. George è fuori casa per lavoro. Doris è fuori casa per un ritiro spirituale. Sono al ristorante, lui la nota e le manda una bistecca. Si, certo, alle signore si mandano fiori ma quel ristorante è rinomato per le bistecche, non per i fiori… Comunque i due finiscono in una camera di motel californiano, come per caso.

Entrambi sposati, con figli, entrambi benpensanti. La mattina dopo si ritrovano oppressi da un devastante senso di colpa. Tanto devastante che decidono di rivedersi. Il prossimo anno, lo stesso giorno, la stessa ora, stesso motel, stessa camera. E poi l’anno dopo, e poi l’anno dopo ancora. Anno dopo anno. Si sa come sono gli amanti, specie se si amano, ritengono loro stessi e il loro amore il centro assoluto dell’universo.

Là fuori scorre la storia, là fuori fanno la guerra, là fuori crollano idoli e ne sorgono di nuovi, là fuori muore la gente, ma là fuori… Qua dentro ci siamo solo noi. I nostri figli erano bambini, ora sono donne e uomini. Mia moglie invecchia, mio marito invecchia, e noi non invecchiamo? Noi no, invecchiare è una cosa che capita agli altri, a quelli che stanno al di là della porta del motel. Chiudi la porta e il tempo smette di passare. Gli dice: “Ci conosciamo da così tanto tempo che comincia a sembrarmi un incesto”. Le risponde: “Tanto tempo? A un giorno l’anno ci conosciamo da una ventina di giorni, abbiamo sì e no rotto…il ghiaccio!”. Come finirà? Non finirà… Andrà avanti…

[marchiani – teatro manzoni]

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