FIRENZE. Dopo il tallio, l’amianto e tutte le altre schifezze nelle acque toscane (vedi) ora è allarme mercurio!
Anche nel Lazio si dovrebbero preoccupare infatti: il metallo che viene fuori dalle vecchie miniere abbandonate dell’Amiata, inizia a viaggiare nei corsi d’acqua e, soprattutto grazie ai fiumi Paglia e Tevere, arriva al Mar Tirreno, inquinando le coste meridionali della Toscana e settentrionali del Lazio.
Le istituzioni, a partire dalla Regione Toscana, latitano. Come latitano per la rimozione dei tubi in amianto dalla rete idrica.
A lanciare l’allarme è il dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze che, dal 2009, ha un progetto di ricerca con il gruppo di lavoro guidato dal professor Pilario Costaglio.
Una sintesi dei dati della ricerca effettuata dall’Università è riportata nel comunicato: “Allarme Mercurio: dall’Amiata al Tirreno a rischio la nostra salute. L’assenza delle istituzioni”, su http://www.perunaltracitta.org.