ALLE POSTE COME NEL FAR WEST

Le poste centrali di Pistoia
Le poste centrali di Pistoia

PISTOIA. Alla Posta centrale in via Roma mercoledì 28 maggio, per poter effettuare una raccomandata munito del biglietto P051 sono entrato alle ore 11:41 e il numero è uscito alle ore 12:39, su undici postazioni solo 4 erano in servizio e vi erano quarantadue persone in attesa.

Appena entri devi capire qual è il pulsante giusto per il biglietto di attesa, risvegliato dalle imprecazioni e dalle urla di protesta dei cittadini, comprendi subito che per una raccomandata sarà una attesa lunga, prima per un oscuro motivo passano avanti tutti i possessori di un conto corrente postale.

Ti guardi attorno, è come entrare in un bazar, si vende di tutto: cellulari, servizi mobili telefonia, cartoleria, cataloghi con elettrodomestici e biciclette, libri sulla coltivazione dell’orto e gratta e vinci alla faccia delle ludopatie.

Devi fare una raccomandata ma nelle apposite bacheche non ci sono i moduli, non c’è un punto informativo. Mossa da compassione un avvocatessa ti consiglia di imbucarti in uno dei pochi sportelli in servizio per richiedere un modulo in quanto negli appositi spazi non ci sono mai. Raccolgo il consiglio e un operatore con fare spazientito mi passa un modulo.

Finito l’iter della raccomandata chiedo in base alla “carta di qualità” di Poste di adire un reclamo, mi viene detto che il metodo più semplice, udite udite, è quello di utilizzare una raccomandata.

Quasi un’ora per una raccomandata, la media nazionale secondo Poste è di 16 minuti a Parma è di 14 minuti, in alcune città vi è un calendario dinamico o semaforo dinamico per cercare di evitare le code, ma nel vecchio far west di Pistoia è tutta un altra storia.

Andrea Betti
Consigliere Comunale

TRE MINUTI, NUR DREI MINUTEN

 

Le Terme di Wiesbaden (più o meno come Pistoia...)
Le Terme di Wiesbaden (più o meno come Pistoia…)

Caro Betti,
il problema non è il far west di Pistoia: è questo Paese, che non è più un Paese, ma è un paese (nota la grafia).

Aprile 2006. Sono a Wiesbaden. Sulla strada che dalla stazione centrale porta al Sonnenberg, la collina soprastante le famosissime terme, c’è la posta, non so se centrale o no. Entriamo e facciamo una raccomandata: minuti 3. Hai capito? Minuti 3.

È che a Wiesbaden, capitale dell’Essen e con 278.000 abitanti (tre volte Pistoia-comune, ma 4 o 5 o 6 Pistoia-centro) ciascuno sportello fa tutto a prescindere dall’operazione di cui la gente ha bisogno. Si passa, quindi, dalla raccomandata alla riscossione, dal versamento ai francobolli. A resto.

I tedeschi sono più intelligenti di noi? Non credo. Solo in Italia si complicano le cose con regole e sigle tanto care all’efficiente burocrazia, tanto amata dalle sinistre che vorrebbero regolamentare anche le pisciate della gente, ma non fa caso ai pubblici dipendenti che, magari, vanno e vengono indisturbati – anche a fare la spesa.

Hai capito perché l’Angela ci piglia per il culo e ci ci manda anche…? E – vedrai… –nonostante Renzi, l’angelica M.E. Boschi e gli antieuropeisti accaniti!

La prossima volta – e finché Renzino non ci pensa – perché non ti porti una colt? Potrebbe essere efficace. Come manuale di riferimento ti suggerisco Un giorno di ordinaria follia.

e.b.

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