Ricevuti in Prefettura, abbiamo ripreso l’argomento dell’emergenza idraulica, con una cronistoria delle malefatte dei due Comuni e un’appendice sulla definizione tombale della vicenda Aias/Apr/Maic. Tanta roba e la Prefettura, non ringrazia
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PISTOIA-QUARRATA-AGLIANA. Anche noi abbiamo seguito il consiglio della prefetta Messina e, rileggendo Saramago, ci siamo “rimessi in cammino” chiedendole udienza per aggiornarla su alcune principali problematiche del territorio.
L’incontro con il Prefetto vicario delegato Roberto Caiati si è tenuto giovedì 6 febbraio e ci ha permesso di fare una rapida presentazione delle condizioni di criticità che vede i due Comuni confinanti potenzialmente esposti a eventi alluvionali.
Alessandro Romiti, ricevuto dal delegato per gli enti locali, s’è presentato quale cronista del giornale più odiato della Piana (bene e chiaramente noto alle «autorità costituite» e per questo perseguitato dalla procura di Tom Col) ma anche cittadino ed elettore, e molto informato del suo territorio.
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Romiti – dicevamo – aveva predisposto ben tre dossier dei quali due sulle problematiche alluvionali dei territori e le false ruminazioni notturne del sindaco di Agliana e uno – quale supplemento gratuito – dedicato alla situazione Aias/Apr/Maic, da poco definita da una sentenza della Cassazione che, sicuramente, la prefetta non avrà ancora letto, ma che potrà scaricare dal link presente dell’articolo dedicato al tema (vedi qui per Aias/Apr).
Su questo tema Pistoia è muta, cieca e sordacome nella migliore delle tradizioni omertose di stampo mafioso.
La nostra – e ci dispiace per il cattolicissimo Curreli dell’Agesci – è l’unica testimonianza giornalistica nel panorama della stampa strutturata della città di Vanni Fucci. Un vero onore per i giornalisti appastati e obbedientemente iscritti all’ordine della cellula del PD toscano.
La sentenza contro la Apr/Maic, del 30 dicembre, è definitiva e spiega bene che Apr è una associazione “fuori legge”, per questo, anche il conferimento dei beni e strutture, successivamente svolto in favore della crocerista Maic, è parimenti illegittimo; e lo sono state dunque, anche le crociere organizzate con il pretesto della “riabilitazione itinerante” alla quale la stessa prefetta ha partecipato con ampia pubblicità su Tvl.
In tale occasione ci fu un ampio riconoscimento al principe dei conflitti di interesse di Pistoja, Luigi Egidio Bardelli. Questo deve essere messo in chiaro per i pistoiesi che amano il “quieto vivere” e che “spirano amor di patria”, per dirla alla Foscolo, fino al punto di rinviare le sedute di consiglio comunale e di suggerire a Tv Sorrisi e Conzoni di realizzare una soap-opera in onore di un – come si era definito – cavaliere della luce di Chiara Amirante.
Altro argomento in evidenza sul tavolo del viceprefetto Caiati – che ci ha confermato lo scambio di corrispondenza con il Comune sulla questione della grave esclusione di Nerozzi – è stato lo sconcio politico che ha fornito la stampella all’amministrazione più pazza del mondo, e che alla fine è stato discriminato ed escluso dalle commissioni per molti mesi. Nerozzi: un fantasma che si aggirava per il Comune, questo volevano che diventasse.
Non potendolo ammazzare (politicamente, sennò il Curreli ci fa sopra un nuovo capo di imputazione con la Contesini, che poi faranno discutere al f.f. Grieco perché loro sono in titt’altre faccende affaccendati), sia il Bimbominkia che il fascio-picchiatore, sebbene dal Nerozzi aiutati a stare in piedi, lo hanno ripudiato, discriminato deriso ed escluso da tutto.
Etuttora, lo ignorano, tenendolo anche fuori dalle chat: evviva l’amicizia, la comunione di intenti e l’armonia politica della maggioranza! Anche se va sottolineato che, in tutta sincerità, Nerozzi è pistojesemente un piro, perché con solare evidenza soffre di masochismo allo stato puro, considerato anche il trattamento che i due bambini stronzi di Madame Aveta hanno riservato alla ex-comandante Turelli, moglie del Nerozzi tesso e gettata in una tempesta di cacca, il cui fetore si espande fino nella Roma del sindaco Guatieri e del Giubileo bergogliano.
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Sulle vicende dei territori di Quarrata, Romiti (che non è però parente di Tanacca, il sindaco Baby-Romy, usciere in carriera) ha richiamato le segnalazioni di rischio idraulico che denunciò il vcesindaco Patrizio Mearelli su Tvl Pistoia, evidenziando le irregolarità urbanistiche accumulate con decine di violazioni ai regolamenti sull’intero Montalbano: un vero disastro, da sottoporre subito all’Ufficio del Territorio della Prefettura.
Il vicario ha acquisito una serie di note e corrispondenze intercorse anche con il dirigente Giovanni Massini della Regione Toscana. Note che poi sono state anche formalizzate per Pec, perché non si sa mai che fine potrebbe fare, dato che il direttore Bianchini dal 2020 ha sempre puntualmente informato tutti e tutti, chiedendo trasparenza e legalità e finendo, stranamente, accusato di stalking da un Curreli-karaoker che, a un esame approndito e attento allo svolgimento dei fatti, sembra interessato alla difesa a spada tratta di personaggi quali il ragionier non-dottor Romolo Perrozzi (Ctu del tribunale), al mai-comandante andrea Alessandro Nesti (ex-Vpo dei tempi di Giuseppe Grieco) ea tutti i politici, in corso e dismessi, della Piana pistojese. Detto fra noi, cfediamo che ci sia più di una cosa che non torna, dal momento che nessuna indagine è stata svolta sulle decine di irregolarità segnalate a un Coletta che “avrebbe lavorato per il popolo”, lui, figlio d’arte, come dichiarò a Massimo Donati del Tirreno.
COLETTA, FIGLIO D’ARTE, 6 TERZO O 6 DI PARTE?
Per Agliana è stata foicalizzata la vicenda segnalata alla redazione da alcuni soggetti acquirenti del complesso di via Serragliolo, che vede nascere un’enorme contraddizione tra le rassicurazioni dell’impresa costruttrice – che esclude ogni rischio idraulico con delle argomentazioni, semplicemente illogiche se non ridicole – e le previsioni di “massimo rischio idrogeologico” indicate nelle mappe per il cantiere di via Serragliolo. Un vero mistero della fede che la prefettura vorrà qualificare, visto il parere del dirigente della Regione Toscana, Massini, che afferma che la materia non è di sua competenza. Lo avevamo denunciato anche alla procura fino dal 2020. Ma – ed è più che evidente – la procura appoggia il superprotetto e pluriconflittuale di interessi il signor scout cattolico-Agesci che fa il karaoker alla Caritas del Tempio, dove – ci dicono – chiede cime di rapa e cavolfiori all’albanese che fa l’orto biologico di quella cristiana realtà pistojese.
Non abbiamo dimenticato che è stato la stessa prefetta Licia Donatella Messina a invitarci alle denunce, e lo fece chiaramente, nella pubblica assemblea del 12 marzo scorso nella assemblea sulla “Prevenzione delle emergenze”, sala consiliare del Balì, allorquando ci invitò a “salire le scale” per le ipotesi di illegalità che emergono sulle questioni qui richiamate.
Il viaggio va ripreso, Saramago ce lo dice. Ma non essere sorpreso, è soltanto una vernice.
Il potere ama il potere e fra lor si tengon mano. Buono è il cacio con le pere, ma la gente stia lontano!