ALLUVIONE IN EMILIA ROMAGNA, IL CONSORZIO SPURGHISTI SI MOBILITA, MEZZI E UOMINI PER LIBERARE STRADE E ABITAZIONI DA ACQUA E FANGO

La ‘Durgoni Peppino e Figli’ e lo ‘Spurgo 2001’ sono partite in direzione Faenza per collaborare con l’amministrazione comunale e con la protezione civile. L’appello di Durgoni: “Venite ad aiutarci, diamo l’esempio più bello”

Alluvione a Faenza

PRATO. Il Consorzio Spurghisti Associati ancora una volta a fianco delle popolazioni alluvionate. E proprio come successo poco più di un anno fa si è mobilitato per aiutare il territorio di Faenza a superare l’emergenza di acqua e fango. A partire in direzione Emilia Romagna sono state la ‘Durgoni Peppino e Figli’ di Massimo e Roberto Durgoni, e lo Spurgo 2001 di Francesco Durgoni. In totale sono tre i mezzi e una decina di uomini quelli messi a disposizione del Comune di Faenza per le operazioni di ripulitura di strade, cantine e piani terra delle abitazioni.

La partenza in direzione Faenza c’è stata ieri mattina a seguito di un contatto fra il presidente del Csa, Massimo Durgoni, e i rappresentanti del comune alluvionato. Gli spurghisti una volta sul posto si sono messi a disposizione della macchina comunale, coordinata dalla dirigente ai lavori pubblici Patrizia Barchi.

“Il Consorzio c’è sempre per aiutare le popolazioni in difficoltà – spiega Durgoni —. Ci siamo mobilitati l’anno scorso per l’Emilia Romagna e abbiamo fatto lo stesso nel novembre 2023 per Prato e Campi Bisenzio.

I Durgoni con il sindaco di Faenza

Adesso, appena abbiamo visto le immagini della nuova alluvione in Emilia Romagna, abbiamo subito preso contatto con l’amministrazione comunale e la protezione civile per metterci a disposizione dei territori”.

Ricordiamo che già nel giugno 2023 Massimo Durgoni era stato messo alla guida del coordinamento degli spurgo su scala nazionale per conto della protezione civile sul territorio di Faenza. E adesso assieme agli altri soci del Csa si è di nuovo mobilitato.

Da Durgoni arriva un appello anche a tutti gli spurghisti d’Italia. “Chi volesse venire a darci mano in questa alluvione è pregato di chiamare il Comune di Faenza – commenta -. Noi siamo tutti qua per dare una mano concreta alla popolazione residente. Quindi se qualcuno riesce a mettersi una mano sul cuore e a passare anche un solo giorno di volontariato qui in Emilia Romagna non sarebbe affatto male. Uniamoci tutti quanti assieme per dare l’esempio più bello”.

[stefano di biase]

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