PISTOIA. Altrove, in un qualsiasi altrove, uno come Luigi Tronci, titolare della fabbrica Ufip, quella che produce, dal piccolo grande laboratorio di Sant’Agostino, a Pistoia, ed esporta in tutto il mondo, piatti acustici, avrebbe carta bianca. E soprattutto un riconoscimento e dunque una considerazione che meritano quelli che hanno una marcia in più. Luigi Tronci, al di là della nostra presuntuosissima considerazione, è uno di quelli, alla pari di ben pochi altri artigiani, poeti e navigatori pistoiesi ad origine controllata, che ce l’ha, eccome, visto e considerato che da tempo il marchio della sua ditta illumina il suono dei batteristi di tutto il mondo.
Ieri sera, quelli che gravitano attorno alla sua inarrestabile, inimitabile e preziosa passione, si sono ritrovati al Melos per dare ulteriore lustro all’omonima Fondazione che, nonostante il disinteresse della città e delle Istituzioni, continua a sfornare idee, iniziative e talenti, oltre che piatti. A dare all’incontro il sapore di un evento da non perdere ci ha pensato Sergio Montaleni, uno dei tanti chitarristi pistoiesi nati sotto l’egida del Blues’In, ma che poi, di strada, tanta, ne ha fatta davvero parecchia, e da solo, fino a diventare strumentista fisso di Sugar Blue, un bluesman che gira il mondo. In tournée
Ma la sala del Melos, ieri, era spopolata da meno di venti persone. Certo, il caldo torrido ha suggerito al popolo della notte e ai rappresentanti della cultura di andare a cercare refrigerio altrove; e non è certo la scarsa affluenza di ieri sera a suggerirci di scrivere con un velo di perfidia. La cosa incredibile, nel senso letterale del termine, è che Luigi Tronci abbia bisogno di sensibilizzare la propria fondazione e che ad ascoltare Sergio Montaleni, uno che gira il mondo in compagnia di Sugar Blue e che va al Melos per un senso di profonda gratitudine nei confronti di uno dei pochi, se non l’unico, vero artigiano musicale pistoiese, ci siano meno di venti persone.
Stasera, prima di andare ad inabissarvi nei pochi metri quadrati della Sala ad apericenare, fate casomai un salto alla Fondazione Luigi Tronci, in Corso Antonio Gramsci, a pochi metri dall’ingresso dell’Istituto Filippo Pacini. Ci troverete lui, sicuramente, Luigi Tronci, con i pantaloni sorretti dalle bretelle che se vorrete, chiunque voi siate, vi racconterà, per filo e per segno, la sua vita e quella della sua musica. Come sottofondo inoltre, ci saranno Rebecca Scorcelletti alla voce e Antonino Siringo al piano, due del livello di Sergio Montaleni, tanto per intenderci. Con loro, il sound, si sposta in Sudamercica; in Brasile, per la precisione. Prima di apericenare fateci un salto: dopo, potreste aver voglia di farvi due spaghi!
Saluti da Grillo.