Un commerciante ambulante ci scrive una lettera per protestare contro l’Amministrazione aglianese che – a suo dire – gli nega ostinatamente l’uso dello spazio già concesso precedentemente. Pubblichiamo la sua lettera che ci perviene con il vicolo dell’anonimato
AGLIANA. Sono un commerciante che lavora su Agliana e che ha un problema grosso. Ci sono delle carte che non tornano, il rischio è grande, c’è in ballo la chiusura di un’attività storica.
Ho cercato in tutti i modi dei
colloqui col sindaco: sì perché il sindaco è la carica massima del comune e l’ultima parola è sua; se vuole risolvere un problema lo può fare, ma è meglio nascondersi nel palazzo, perché è più facile evitare l’incontro con chi è esausto e arrabbiato e pretende delle risposte.
Allora inizia lo scaricabarile, prima da un assessore poi da un altro che nulla sanno delle tue carte, perché nessuno le ha mai lette, sono troppo indaffarati, alla fine siamo solo numeri, mica persone!
Ma io insisto e provo in tutti i modi a cercare un colloquio col giovane Sindaco, ma niente, il Sindaco non riceve a
causa del covid!!!
Che strano! Tutti gli uffici sono aperti ma il sindaco di Agliana non riceve e non solo(!), non è possibile nemmeno parlarci al telefono: no, con lui no, non si può.
Promette di richiamarti e poi non lo fa. Questa è la bella Italia dopo il lockdown, queste sono le amministrazioni pubbliche. Dove andremo a finire?
Commerciante indignato