SERRAVALLE. I paesi di Casalguidi e Cantagrillo, fin dai primi anni del 1900, avevano la caratteristica, molti dei suoi abitanti, per sfuggire alla miseria sceglievano la strada del mestiere dei venditori ambulanti. Talmente era radicata questa professione che veniva tramandata da padre in figlio.
Il comune di Serravalle, agli inizi del 1950 contava ben 180 licenze ambulanti. Per ricordare questa tradizione una via di Cantagrillo è dedicata a loro.
A testimonianza di ciò, tra i tanti banchi di ambulanti del mercato a Pistoia, ne esiste uno a tradizione familiare centenaria.
Si tratta di quello gestito da Luca Bonacchi e consorte, Alessandra Andreini. L’esercizio, oggi vende articoli di pelletteria, fu aperto dal nonno Casimiro.
Questi era nato nel comune di Tizzana, il 9 novembre 1885, trasferito a Casalguidi, sposò Maria Italia Borselli. I coniugi si trasferirono in località Catavoli, avviarono subito un commercio di carbone e circa nel 1912, Casimiro, attratto dal commercio ambulante, prese la licenza per rivendita di oggetti per la cura della persona , coltelleria, tabacco e pelletteria.
Di soprannome “Talana” per la sua somiglianza allo Zar di Russia, faceva principalmente il mercato della domenica, in piazza Umberto I davanti alla chiesa a Casalguidi.
Molto conosciuto in paese, non c’era persona che non avesse fatto un piccolo acquisto da lui, dal piccolo pettine, alla borsa o lo specchio. Con tempo, l’attività si allargò, anche a Pistoia e Prato.
Richiamato per la grande guerra, l’esercizio fu gestito dalla moglie. Nel corso degli anni anche i figlio Dino seguirà la strada del padre, rilevandone la licenze nel 1961, anche a lui rimase il sopranome di “Talana”.
I suoi figli, Luca e Andrea seguirono le orme del padre e nel 2000 fu Luca a continuare la tradizione familiare, che ancora oggi svolge in vari comuni con successo.
[Roberto Daghini]