PISTOIA. Cade a pallino, oggi pomeriggio alle 18, al Cral Breda, la presentazione della riedizione del libro di Alberto Prunetti sull’amianto.
L’amianto è stato, infatti, anche ieri al centro della riunione-fiume (5 ore!) della Commissione Ambiente, quella presieduta dal Pd Alessandro Giovannelli, segretario comunale del partito.
Si sarebbe dovuto trattare – a detta degli addetti ai lavori – di un incontro Comune-Sindacati (tutti presenti), e invece c’erano anche l’Asl e i dirigenti della Breda.
È iniziato da qui uno scontro fra le forze in campo, con l’addossare – sembra – responsabilità, per scelte di partecipanti, sia a Giovannelli che all’Assessore Tuci.
Così, di passo in passo, mentre la Breda ribadiva a spada tratta che, con l’accordo del 2014 e l’esame del sito sottoposto a verifica-amianto, era stato fatto tutto quel che era possibile e doveroso fare, tenendo presente anche che l’Asl ha certificato l’assoluta inoffensività dell’area nei confronti della salute dei lavoratori, a qualcuno dei presenti sarebbe scappata un’affermazione di troppo e piuttosto grave (per non dire inaudita e inammissibile).
Da qualche parte sindacale sarebbe uscito fuori dei denti che i vertici aziendali “avrebbero pagato le ditte dei controlli per ‘addolcire’ la pillola” dei controlli.
Una questione tutta da verificare, ma pare che questo sia stato detto davvero: tanto che, alla fine, qualcuno dei commissari ha formalizzato la richiesta di confezionare il verbale della seduta della Commissione e di spedirlo, per corriere espresso, dritto dritto alla Procura della Repubblica di Pistoia per gli accertamenti del caso.
A questo punto – ci riferiscono – il gelo assoluto. Certo è che i membri della Commissione in quanto parti pubbliche sono tenuti a riferire al magistrato tutte le notizie che possano, in qualche modo, anche lontanamente configurare un’ipotesi di reato.
Immaginatevi, dunque, che razza di terremoto sarebbe se, in séguito a questo, dovesse scappar fuori che le ditte incaricate delle analisi e delle bonifiche in Breda non avessero fatto quanto in loro potere e dovere, mettendo a rischio massimo l’incolumità dei lavoratori.
È chiaro, però, che una situazione di questo genere è destinata sin d’ora a suscitare molto scalpore.
Caro Direttore E.B., noto con piacere che è un assiduo osservatore delle vicende politiche della nostra città e come spesso accade anticipa le notizie stesse. Lei per caso è un veggente? Lo prenda come un complimento sincero! Nel ringraziarla dell’informazione alternativa, libera, sincera e senza fronzoli che mette a disposizione dei cittadini sul suo quotidiano online, le confermo che le cose in Commissione sono andate esattamente come lei ha descritto. Tengo a precisare che i consiglieri che hanno fatto richiesta di produrre in Procura il verbale della commissione III presieduta da Giovannelli con la presenza dell’assessore Tuci, siamo noi del Movimento 5 stelle.
Preciso anche che la commissione vedeva due fasi di lavoro: la prima vedeva la presenza dei vertici Breda, le organizzazioni sindacali e la Usl, la seconda, dalle 17 in poi, l’audizione della commissione amianto Breda e le organizzazioni sindacali.
Entrando nello specifico del dibattito posso dirle che è emerso da un intervento in particolare di un rappresentante sindacale la possibile esistenza di un reato gravissimo legato ai controlli sulla presenza di amianto eseguiti nell’area dello stabilimento AnsaldoBreda di Pistoia (affermato e ribadito più volte dallo stesso oratore).
Visto il possibile profilarsi di un reato era auspicabile mettere subito i puntini sulle “I” da parte di chi rappresenta l’istituzione alla fine dell’intervento del sindacalista, ma attendendo vanamente che lo stesso presidente Giovannelli o l’assessore Tuci intervenissero in merito prendendo posizione chiara per il Comune di Pistoia, dopo circa un’ora, rispettando la lista degli interventi, prendendo la parola a nome del Movimento 5 Stelle ho richiesto che il verbale fosse trasmesso tramite le persone di competenza alla Procura della Repubblica ritenendo, appunto, la sussistenza di reato.
A chiusura della commissione, dopo altri interventi, Giovannelli ha dichiarato a verbale che è solo stato anticipato dal sottoscritto e che lui stesso avrebbe proposto l’invio in Procura del verbale… Con il senno di poi sono tutti bravi, vero presidente? Comunque, al di là della superficialità dei singoli riconosciuta da tutti i presenti, riferendomi anche alle contestazioni iniziali da parte dei convocati sul merito e l’utilità della convocazione congiunta delle parti presenti e indirizzate alla presidenza della commissione III, se le affermazioni emerse in dibattito risultassero fondate sarebbe un sicuro terremoto che devasterebbe i vertici aziendali e la politica pistoiese e non solo.
Vedremo gli sviluppi futuri quali saranno.
Cordiali saluti.
Niente di nuovo, mi pare.
Se quanto ipotizzato rispondesse al vero, cosa che ritengo molto probabile, non sarebbe altro che l’ennesimo caso di una normale attività di lobbyng che contraddistingue ed è connaturata alla società capitalistica.
Ogni volta che si prefigura o emerge una situazione di quel tipo, tutti a gridare allo scandalo.
L’intera storia della moderna società, cioè quella dominata dal capitalismo in tutte le sue articolazioni e evoluzioni, ci descrive e ci spiega come la corruzione non sia un’anomalia dovuta ad una minoranza disonesta, ma sia invece parte integrante e addirittura costitutiva del potere borghese. Ad ogni livello. In Italia, in Europa, nel Mondo.
Continuare a guardare al dito anzichè alla luna mi sembra il modo migliore per perpetuare quel dominio economico, politico, sociale, morale di una oligarchia elitaria e criminale – con i suoi ossequiosi lacchè anche istituzionali – che ogni giorno di più si trasforma in una vera e propria dittatura, nei confronti di tutti gli altri. Che peraltro, essendo nella loro stragrande maggioranza anestetizzati con mille intrugli sapientemente dosati, accettano tutto questo convinti di vivere nel migliore dei mondi possibili.
Spengiamo la televisione e accendiamo il cervello. Il tempo scarseggia.