amianto nell’acqua. PER IL COMUNE DI PISTOIA NESSUN PROBLEMA

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PISTOIA. Finalmente, dopo un anno dall’inizio della Campagna “No Amianto Publiacqua” , sono state pubblicate le analisi imposte dalla mobilitazione popolare all’Autorità Idrica Toscana (Ait). Nonostante i pochi prelievi effettuati in provincia, a Pistoia, in via Ramini, sono state rilevate 33.813 fibre per litro mentre ad Agliana, in via Bellini, ne sono state trovate 707.250.

Naturalmente l’Ait e con essa il Comune di Pistoia, sempre proni nei confronti di Publiacqua SpA, ci fanno sapere che le quantità rilevate “non hanno alcun impatto sulla salute pubblica”, affermazione basata su parametri ormai obsoleti e determinati con metodologie di analisi diverse fra loro e diverse rispetto a quelle utilizzate dall’Epa (Agenzia per l’ambiente degli Usa) e quindi non confrontabili.

Volutamente non vengono prese in considerazione le più recenti ricerche sulla pericolosità delle fibre di amianto disciolte nell’acqua, ricerche che dicono esattamente il contrario di quanto affermato dall’Ait e dal Comune di Pistoia. Infatti la stessa Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Iarc), agenzia incaricata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) di classificare e studiare la cancerogenicità delle sostanze chimiche, afferma in una monografia del 2012 (cap. 1.5, pag. 225) che l’amianto ingerito è cancerogeno, cosa poi confermata dall’art. 37 della Risoluzione dell’Unione Europea del 14 marzo 2013.

Beviamo acqua che passa da qui...?
Beviamo acqua che passa da qui…?

Esistono inoltre importanti studi (vedi, per esempio, il prof. Giorgio Brandi – Università di Bologna, il prof. Giancarlo Ugazio – ex patologo ambientale dell’Università di Torino e il patologo giapponese prof. Omura – Columbia University di Nyc) per i quali non esiste limite accettabile per sostanze cancerogene come l’amianto ingerito. La stessa cosa è affermata in un’intervista rilasciata nel 2011 al Resto del Carlino dal prof. Walter Ganapini, attuale Direttore Generale dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente dell’Umbria, ex presidente dell’Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente istituita nel 1998 dal Governo Prodi e membro onorario del Comitato Scientifico dell’Agenzia Europea dell’Ambiente, il quale afferma che “nessuno può dire che l’ingestione di amianto in un liquido non dia problemi” e poi continua smentendo i limiti posti dall’Epa, “l’amianto ha una brutta particolarità dal punto di vista epidemiologico e medico: non ha rapporto dose-effetto, il pericolo è regolato da leggi probabilistiche”.

Infine, nella stessa intervista il prof Ganapini riporta quanto dichiarato dal prof. Roberto Bertollini, direttore dell’Oms per l’Europa mediterranea, il quale afferma che “Se la tubatura è nuova il rischio è minimo. Ma appena comincia un po’ d’erosione, e con il tempo è naturale che questo avvenga, occorre evitare esposizioni a questa sostanza”.

Invece di giocare con la salute dei cittadini, sarebbe giunta l’ora di dare seguito a quanto promesso, solo grazie alla mobilitazione popolare, dall’Ait nell’aprile 2015 in merito alla rimozione delle tubature in amianto a carico del gestore. Ancora non abbiamo visto niente e i cittadini continuano a pagare le bollette più care d’Italia per bere acqua con fibre di amianto, ma evidentemente Publiacqua non vuole e l’Ait esegue quanto deciso dai padroni dell’acqua!

Sbagliamo a pensare che l’Ait, e con essa il Comune di Pistoia, siano più attenti ai profitti dei soci di Publiacqua (in primis Acea, Suez e Monte dei Paschi di Siena) che alla salute dei cittadini?

Comitato Acquabenecomune di Pistoia e Valdinievole

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One thought on “amianto nell’acqua. PER IL COMUNE DI PISTOIA NESSUN PROBLEMA

  1. Buona sera. Scusate….non ho seguito benissimo, quindi può essere che già sia stato fatto: ma un esposto, una denuncia in Procura?
    A parte questo noto come i cari compagni piddini, quelli che per decenni ci hanno rotto con i loro discorsi in stile boldrinesco, tutto solidarietà, attenzione al cittadino e all’ambiente (specie qui in Toscana coi vari modelli sanità, ambiente, morale…..), continuano pervicacemente a perseguire interessi che di certo non sono quelli dei cittadini. Questo è macroscopico nel caso dell’inceneritore, che in un paese civile sarebbe chiuso da tempo e ora anche con la barzelletta dell’amianto che nei polmoni uccide e nello stomaco no.
    PS. Cari Pubbliacqua (ma non sarebbe meglio Privataacqua?) mi sembra più veritiero…) e Comune di Pistoia. Domanda giusto per venirvi dietro: ma se io bevendo, mi va di traverso e qualche goccia finisce nei polmoni….allora li muoio giusto? Quindi? Che si fa?

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