AMMANCO IN COMUNITÀ MONTANA, ALTRI 9 INDAGATI

Il dott. Luigi Boccia [La Nazione]
Il dott. Luigi Boccia [La Nazione]
PISTOIA-MONTAGNA. L’avevamo sempre detto fin dall’inizio della miserevole storia della Comunità Montana: non poteva esserci un solo attore, per quanto reo confesso, ma altri ed altri, pur nella diversità dei ruoli e delle competenze.

Il pm dott. Boccia ha inviato altri 9 avvisi di garanzia ai responsabili della Caripit dal 2000 in poi e ad alcuni revisori dei conti: «Si tratta di Rosa Apolito, 60 anni, di San Marcello, segretario generale e dirigente generale dell’area amministrativa dell’ente; Roberto Fedeli, 61 anni, di San Marcello, dirigente dell’ufficio tecnico urbanistico; Antonella Giovannetti, 56 anni, di Quarrata, revisore dei conti dal 2000 al 2006 [*]; Alessandro Michelotti, 54 anni, di Pescia, revisore dei conti dal 2006 al 2011 [**]; gli ex direttori della Caripit di San Marcello Licio Umberto Erpichini, 58 anni, di Pistoia, Luciano Baldi, 65, di Pistoia, Gabriella Banti, 50, di San Marcello, e Valter Bernardi, 54, di Prato; del responsabile del centro tesorerie della Caripit, Stefano Bertocci, 61 anni, di Pistoia».(Il Tirreno).

Ma se tutti e nove gli indagati «sono accusati di concorso doloso in peculato per omissione» come scrive Il Tirreno, perché «in pratica, non adempiendo all’obbligo imposto loro dalla legge e dal regolamento della Comunità montana di controllare l’operato del Sichi… avrebbero consapevolmente accettato il rischio che l’ex economo e responsabile del servizio finanziario potesse commettere i reati per i quali è stato poi rinviato a giudizio», che profilo potrebbero aver rivestito – ci chiediamo – i politici a cui, comunque, spettava il compito istituzionale di vigilare sull’andamento e sll’utilizzo del denaro pubblico?

Ce la possiamo porre, questa domanda, o è reato? E allora ha senso compiuto – sempre stando a quanto scrive Il Tirreno – chiudere le indagini sui fatti della Comunità senza andare oltre? La cosa lascia alquanto perplessi; il giochetto dello scarica-barile e della guerra fra poveri non può diventare schermo per tutti coloro che, avendo ricoperto cariche politiche rilevanti all’interno dell’ente, rivendicano una verginità che ci pare almeno sospetta.

A nostro giudizio l’organo politico della disciolta Comunità Montana non può essere esente da responsabilità, in alcun modo. Altrimenti il concetto di impunità extra legem nell’esercizio delle proprie funzioni diverrebbe, come già, purtroppo, lo è di fatto, una consuetudine con valore di legge. E questo è inammissibile proprio per rispetto di quel popolo in nome del quale la giustizia viene amministrata.

A questo punto ci auguriamo che le indagini che ci sembrano aver preso una certa strada, imbocchino anche la via verso coloro che in Comunità Montana hanno “svernato” (vedi l’elenco completo delle cariche), ricoprendo cariche di massima rilevanza: politica e, quindi, di controllo. Del resto anche la storia Gualtierotti-Giandonati, inchiodata dalla Corte dei Conti, ha dimostrato che c’era chi non era esente da colpe nell’uso del denaro pubblico della Comunità, pur se l’aspetto penale fu fatto dissolvere nella prescrizione (vedi).

Il sig. “G.S.” che ha deciso di dire tutta la verità, faccia anche i nomi di coloro che l’hanno politicamente coperto: renderà un favore a se stesso e alla intera Montagna che non si accontenterà certamente di qualche Direttore di Agenzia Caripit, né di qualche revisore dei conti, né di qualche funzionario dell’Ente fatto morire. È arrivato il momento che anche i nomi dei politici emergano; nomi e cognomi, sig. “G.S.”.

Se il dott. Boccia sta scoperchiando il pentolone, che qualcuno gli una mano! Il tutto è rinviato al 26 gennaio 2015.

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[*] – La Giovannetti – che è stata anche Assessore a Quarrata, agli ordini del Sindaco Sabrina Sergio Gori, attualmente Assessore al Comune di San Marcello – è, in questo momento, revisore dei conti presso la Fondazione Caripit.

[**] – Alessandro Michelotti risulta attualmente Presidente del Collegio dei Revisori della Fondazione Caripit.

Scarica: Le Cariche in Comunità Montana

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Per una storia completa e articolata sulla Comunità Montana e i suoi guai:

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2 thoughts on “AMMANCO IN COMUNITÀ MONTANA, ALTRI 9 INDAGATI

  1. … ma sono veramente questi?
    Neanche un politico?
    Immuni da qualsiasi sospetto?

    Che sia vero quanto diceva Andreotti, a pensar male a volte ci si azzecca o il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, forti con i deboli e deboli con i forti?

    Chissà? … ma … forse … però … come sono state finanziate le spese elettorali dei non pochi candidati eletti praticamente a vita.

    L’unica certezza è che la Montagna Pistoiese sta morendo nel più completo disinteresse di tutti i politicanti, nessuno escluso e che i ladri di beni privati passano la vita in carcere e in catene, quelli di beni pubblici nelle ricchezze e negli onori.

    … macchissene …? A quando?

    Ancora per poco!

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