ammin[e]stratori e risultati. AGLIANA: CORSA A OSTACOLI, CON BIVIO DIFFICILE! 2

Analisi semiseria delle cose non dette sulle Amministrative 2014 di Agrùmia. Ora il palcoscenico tocca all’Ambra Torresi che si prepara al rilancio. Tornerà assessore? Potrebbe supplire alle carenze funzionali del trio Benesperi, Aveta, Fondi (ma c’era anche il vicesindaco Giovannelli nel 2019). Il centrodestra delle promesse vane mandò Ciottoli a scrivere la bozza di messa in mora indirizzata al mai-comandante Nesti. Un’altra pagina sconcia dei voltagabbana che fecero linguino al Pd…


Un sindaco con seri problemi: in primo luogo di credibilità. Parte con un programma di xcambio-rotta e poi si appiccica ai Pd su cui aveva vomitato sino da tempi dei Fogli di IOD

 

AGLIANA. Per fare una politica originale, ad Agliana bisogna essere davvero alternativi, non fare la fotocopia di quelli di prima, ma cercare prima di tutto, di restare integri e fedeli ai programmi, ovvero essere differenti e costanti.

Gioele Fedi, giovane politico rampante, non vuole vedere le immagini delle strade dissestate o le vessazioni ai cittadini/elettori, niente vuol sapere della scissione della consigliera Simona Siringo (abbandonò il Consiglio comunale della “resurrezione” di Pedrito del gennaio 2023, poi salvato solo grazie all’intervento miracoloso della stampella Fabrizio Nerozzi).

Oggi la Simo è una ripescata in servizio (solo 3 preferenze, senza doping partitico) avendo superato dunque le improbabili “motivazioni familiari” con un consiglio decisivo incombente in una fredda sera di gennaio del 2023: a Simò, trovatene n’artra! Ma anche dell’iscritta sostenitrice (lo era nel 2019, oggi si sono vergognati a chiederle di aiutarli!) Michela Locicero è assai indignata della gestione del Benesperi.

Entrambe ci sembrano fuggite a corsa dal cortile pistoiese di FdI per la serie di clamorose malefatte politiche, condotto all’insegna del democristianesimo più rivoltante: due lustri fa, con il nuovo gruppo, credevano e obbedivano (poi hanno anche combattuto) e volevano “…ritornare a dare voce e dignità politica ad un mondo ormai diviso da troppo tempo”.

Così diceva il senatore La Pietra-Plastilina.

Maurizio Ciottoli, l’Agnellone, ha perso varie pecore per strada. Del resto più che gli interessi degli aglianesi ha sempre e solo fatto quelli suoi e dell’officina di suo fratello

Hanno ragione le due cittadine già impegnate politicamente; storiche aderenti al Msi che fu di Almirante, un politico non appastabile! Ma anche gli elettori cristiani, più sensibili alle esigenze di affermazione del sacro Segno hanno fatto dietro-front elettorale.

Non era solo il compianto Emanuele Giacomelli, che ci teneva: lui era un sostenitore del Benesperi e ci spiegò fiducioso che il crocifisso è un Segno (e non un simbolo). Vallo a spiegare agli ammin(e)stratori pedritiani inciuciati dalle direttive di sezione (sappiamo ad esempio per diretta conferenza nel luglio 2019 che al sen. La Pietra piace la Mannoia e canta mentre si rade: come si cambiaaaa.. per non morireee).

Una squadra di politici confusi, che sembrano provvisti di cervello binario che vaa intermittenza. Prima approvano una delibera di consiglio sui crocifissi, poi la ignorano, lasciando due terzi delle aule sprovviste. E questa inversione di rotta avviene nel silenzio generale dei consiglieri di maggioranza impotenti, che tradiscono le promesse elettorali, per non urtare i cattocomunisti.

Peggio. Dicevano anche che l’inceneritore si chiude solo con una pianificazione e la raccolta differenziata, oggi chiamata politica dei Rifiuti Zero. La affermano in consiglio nel 2017 e poi la scordano, come se il gioiellino che fu caro al Magnanensi fosse un dettaglio secondario. Ma si può?

E che dire, poi, degli elettori leghisti che, dopo l’assegnazione dei 6 mila euro, tutti girati al parroco antisalviniano per eccellenza don Paolo Tofani? E non solo questo: c’è anche l’aggressione del Ciottoli (73 preferenze; superato dalla stampella Nerozzi, 77 sudatissime preferenze: ma anche troppe per avere salvato gente così…) commessa alllo scazzottamento ai danni del capogruppo Silvio Buono del dicembre 2020, in sala giunta.

Nel 2019 si detestavano, poi è nato l’amore: oggi hanno da contare le pecore perse e poi vanno a caccia…

Gli elettori leghisti hnno provato disgusto anche per l’iniziativa di dare i 6 mila euro a babbo mortto a donTofani, che aggrediva Salvini predicando in diretta dall’altare.

La proposta venne da Bimbominkia con un segretissimo innesco mail del 26 agosto 2020, spedita alle coordinatrici dirigenti Domenica Morabito e Ornella Pellegrineschi, quest’ultima invischiata anche in un eclatante quanto disinvolto conflitto di interesse, previsto dal regolamento dei dipendenti Comune all’articolo 7: l’Ornella dirige da anni il coro della parrocchia di San Piero alla domenica e poi, il lunedì, firma la determina di cessione del bottino governativo, residuo del fondo da assegnare in favore dei bisognosi per la tragica inculata fasulla del Covid, discriminando don Vettori e don Mennem, due parroci, meno uguali del plurincaricato Tofani. Chiaramente nessuno vede niente.

Un’amministrazione davvero seria e democratica non lo avrebbe mai fatto. Ma eidentemente i comunisti d’Agliana dovevano essere appastati con delle apposite “forcate di concio”, dato che il denaro è la merda del diavolo

Ornella Pellegrineschi con don Tofani. Davvero è indipendente e libera da conflitti di interesse? [da Fb]
Oggi, il Gianca (il Noci) piange con il Bimbominkia. Si lamenta e dice di dover fare autocritica con una revisione (era ora) per rilanciare il partito di Salvini che è crollato disperdendo un ricco bacino di elettori inimmaginabile per Agliana, ma anche e soprattutto in Provincia.

La competenza e il merito non sono come l’acqua e, dunque, a questo proposito, balza agli onori della cronaca il consigliere Nerozzi (77 preferenze) che ha dimostrato di essere l’unico politico che conosce il termine “obsoleto”, citato ripetutamente dal presidente del Cis Franceschi nella sua relazione ai tre Comuni proprietari dell’ecomostro di Montale del 20 marzo scorso: un fatto grave e – a nostro parere – anche penalmente rilevante. Complimenti alla stampella Nerozzi che, dimostra di avere delle competenze davvero utili, anzi indispensabili per il Cdx: ma che fa vedere di non capire grnché appoggiando dei traditori sia degli aglianesi sia della sua famiglia, da loro stessi decapitata della comandante Turelli, sua moglie, solo per seguire le idee di Madonna Aveta, la favoreggiatrice del mai-comandante Andrea Alessandro Nesti…

[segue]

 

A.R.
[alessandroromiti@linealibera.info]


 

DOTTOR GRIECO, UN ASINO

NON PUÒ SFIDARE RIBOT…

 

Meglio i domiciliari della Martucci, istericamente voluti da un Curreli, che una militanza obbediente in cui prevale comunque “la voce del padrone”

 

Giuseppe Grieco, sostituto facente funzione

 

Ricordo perfettamente quando, in aula, dinanzi al giudice Luca Gaspari, autore della peggior sentenza pilotata dalla “giustizia” pistojese negli ultimi 75 anni, e in un processo molto simile ai fatti legati a un tizio di nome Matteotti (voce da spengere), il sostituto effeèffe Giuseppe Grieco ebbe la sfacciataggine di chiedermi perché non mi fossi iscritto a Fratelli d’Italia. E senza che il terzo e imparziale Gaspari fiatasse!

Ci vuole abbastanza s-pudore – nella decantatissima Italia democratica fondata sul lavoro (degli altri) e sul riposo dei troppi parassiti a rimorchio – per chiedere a un imputato, innocente fino a condanna definitiva, “perché non si è iscritto a un partito politico”.

Ci fa vedere, questa apparentemente innocua domanda, cosa sia ontologicamente (direbbe Coletta) la nostra beneamata magistratura: una «autorità costituita» che s’adonta per aver udito in aula una battuta quale «tombola!» dopo che un luogotenente, un po’ Maricchiolo, ha citato le intercettazioni (migliaia) dedicate a un reato di una gravità senza precedenti nella storia del mondo: il furto – presunto e mai provato – di una chiavA. Cazzo! Peggio della ribellione di Lucifero a Dio!

Lo vedete che spessissimo i nostri magistrati, cosiddetti “giudici naturali”, di naturale hanno soltanto la faccia tosta del non-intelligente che parla di minchiate (non guerre) stellari?

Non me la prendo con il dottor Grieco, perché sarebbe pretendere che sia nato con una velocità neuronica vicina a quella della luce: e ciò non si può pretendere dal famoso-inesistente “dio degli eserciti” che creò Adamo ed Eva e fece, con ciò, un infinito, immenso casino.

Non posso prendermela con lui, perché ognuno corre alla sua personale velocità. E se Grieco non arriva a capire che un asino come me non andrebbe mai a correre al Prix de l’Arc de Triomphe de France, da un fighetto come Macron, perché, insieme a tanti Ribot purosangue, si sentirebbe a disagio, non è colpa sua.

Il sen. La Pietra e Sonia Pira festeggiano la vittoria del centrodestra ad Agliana, 2019. Oggi hanno perso un sacco di pezzi per strada, specie lei, la maestra degli errori della Lega

Ognuno, in questo mondo, nasce come nasce: chi, in via naturale, da babbo e mamma; e chi (purtroppo, oggi) da uteri in affitto. Che dispiacciono tanto, ultimamente, anche al Bergoglio della frociaggine e sono più apprezzati, forse, dallo Zuppi che incontra amorevolmente D’Alema. Farà, anche il capo della Cei, acquisti di armi per eliminare i cattolici dissidenti?

IctO oculi – scrisse il Nesti non-comandante (e men che mai latinista) nella lettera ruffiana a Rino[ceronte] Fragai, per pietire la sanatoria del suo non-vinto “posto col culo al caldo” – un uomo di media cultura, anche se non laureato alla Federico II di Napoli (dove peraltro il latino medievale si studia anche su certi miei lavori), avrebbe subito capito che un anarchico come me non è disponibile a iscriversi a una setta dominata un sen. La Pietra-Plastilina, bisognoso soltanto di leccapiedi e culilingui.

La segretaria generale Madame La Pompière

Figuratevi se io, libero, indipendente, repubblicano, mi sarei potuto accodare alle sofisticate masturbazioni con cui Benesperi-Bimbominkia e Ciottoli-Segatura hanno tentato di soddisfare le giubbe rosse di Agliana gratificate in ogni modo nella speranza di una corruzione evidentemente connaturata al duo eterodiretto da Madame La Pompière!

Meglio tagliarmi l’oiseau par moi-même (= da me: come Depardieu in L’ultima donna), piuttosto che farmelo congelare dal “decisionismo degli inciuci” tanto caro alla destra pistojese senza dignità del plasmabile Patrizio La Pietra-Plastilina.

Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.info]
© LineaLibera Periodico di Area Metropolitana


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