Vogliamo tornare sul Ciottoli che tentò di strozzare Silvio Buono? E sulla Vilucchi che battezzò il Benesperi con l’appellativo di Bimbominkia? E sull’intervento del Baroncelli che sfilò il leghista dalle sgrinfie dell’Agnellone furioso…?
AGLIANA. Proseguono le chiacchiere sulla più sgangherata giunta di centro-destra d’Italia guidata dal ruminante notturno Luca Benesperi e dal tubatore-cianchettatore Maurizio Ciottoli, una coppia che si comporta come i ladri di Pisa, visto come alcuni osservatori non si spiegano il fatto che Luca sembra non si sia nemmeno presentato al matrimonio di Agnello di Dio, officiato dal senatore Patrizio La Pietra Plastilìn della Vanga il 12 gennaio scorso e reso pubblico solo dal nostro giornale. Del resto, il senatore è assente da Agliana da molto tempo: qualche dissapore?
Torniamo sull’incredibile episodio dell’aggressione che l’assessore Ciottoli fece al capogruppo di Lega per Salvini Silvio Buono nel dicembre 2020, nel bel mezzo di una riunione della maggioranza tenuta – erano i giorni della “crisi covid” e vigeva il distanziamento – in sala consiglio comunale, quella dove oggi fuma e spèa il vicesindaco Baroncelli.
In tale occasione, il capogruppo Buono si lamentò per l’incapacità del Ciottoli di dare impulso ad alcune mozioni e iniziative, anche collegate alla posizione della neo-arrivata vigilessa Claudia Vilucchi, eminente leghista.
La Lega era in quei giorni in affanno, perchè – semplicemente – chiedeva l’attuazione di una politica genuinamente diversa e di direzione contraria ai precedenti 74 anni di amministrazione veterocomunista, protestando per gli inciuci posti in essere dal Benesperi. Poi sappiamo come è finita: nel settembre del 2021 la Lega venne costretta alla scissione dalla coalizione originaria e iniziò la crisi della giunta di Bimbominkia.
La Claudia Vilucchi era molto intraprendente in Comune. E fu lei a battezzare il Sindaco con l’epiteto di Bimbominkia. Diventerà poi una devota referente del Ciottoli, visti i uozzapp intercorsi alla fine di agosto 2021, ma al momento dell’episodio di aggressione del 2020 ai danni della Lega, la Vilucchi era una semplice vigilessa in cerca di un posto fisso.
Sembra che in quei giorni Oliviero Billi – anche lui dimessosi schifato dal poltronismo della coppia Noci/Pacini – chiese al Ciottoli se gli “fossero gradite solo le vigilesse comuniste; e anche per questo, nella riunione di maggioranza in questione, il Ciottoli perse le staffe, insofferente dinanzi alle contestazioni del consociativismo in salsa diccì, già denunciato dal nostro giornale, contestazioni avanzate dai leghisti.
Ci riferiscono che l’Agnellone-Ciottoli si alzò di scatto, attraversò la sala, e agguantò Silvio Buono per il collo. Era, quella, una riunione di maggioranza dove l’assessore/cianchettatore confidava nell’omertà di tutti i presenti.
Fu un attimo d’ira che durò 10 secondi e nessuno poteva immaginarsi un tale esito violento e sproporzionato, in sostituzione di una normale dialettica politica, propria al comune terreno del devastato centrodestra.
Il sindaco Benesperi rimase indifferente, come suo solito (poi, il 28 agosto 2021 organizzò anche l’agguato e l’aggressione di chi scrive con il suo videotelefono), mentre l’assessore Gherardi si allontanò spaventata; l’Avvanzo e la Fondi ghiacciate e la consigliera Elena Innocenti scoppiò addirittura a piangere per lo spavento.
Ci fu anche un’infortunata nella rissa, la presidente del con(s)iglio Milva Pacini, che si trovò coinvolta nello scontro tra i due, riportò dei graffi su un braccio, agguantato per sbaglio nella zuffa dall’aggressivo ferrucciano, oggi novello sposo. La fulminea scorribanda venne ridotta alla normalità dal provvidenziale intervento dell’allora consigliere Fabrizio Baroncelli (oggi vicesindaco), che strappò il Ciottoli dalla presa in pieno stile MMA (arti marziali miste).
L’ assessore Agnellone andrà, la sera stessa, a lamentarsi con un autorevole personaggio a lui molto vicino e quasi scoppierà anche a piangere dicendo che lui intendeva dimettersi dal ruolo politico per questo criminoso e ingiustificato episodio, davvero grave per un amministratore pubblico.
La prima volta è stata nel luglio 2019, quando gli chiese (l’episodio è successo in Piazza Gramsci e chi scrive lo vide in diretta) di aiutarlo a superare le sue insicurezze dovute alle note incapacità intellettuali per poter assumere l’incarico di assessore ai lavori pubblici.
La cosa grave – in questa ridicola vicenda – è che la giunta era presente tutta, con sindaco, assessori Greta Avvanzo, Giulia Fondi, Federico Ferretti Giovannelli (un altro pavido che alzò la mano per votare contro il nostro giornale, solo per assecondare il sindaco e poi si pentì) e l’extracomunitaria Katia Gherardi.
Un vero peccato che il capogruppo di Lega, Silvio Buono, non avesse la prontezza di chiamare i carabinieri per stendere il verbale del fattaccio con tanto di graffi al braccio della Pacini. Se ne sarà sicuramente pentito il leghista con l’intenzione di voler seguire intenti di trasparenza e coerenza alla linea politica del partito. Venne contrastato dai due poltronisti Sonia Pira e Giancarlo Noci.
La Pira e il Noci sono responsabili di avere affondato la Lega nell’intera provincia e sorprende riconoscere che il pessimo Giancarlo (un sostanziale incapace, da eliminare dall’organigramma e declassare al ruolo di attacchino dei manifesti elettorali), sia ancora insediato in consiglio comunale a Quarrata e venga ricevuto nella sezione di Pistoia.
Ci vorrebbe una commissione d’inchiesta sulle due aggressioni in Comune. Che ne pensa il Pd? Non ha fiato per parlare dal momento che Benesperi e Ciottoli gli hanno fatto troppi favori di sottobanco?
– continua –
A.R.
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