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MONTALE — AGLIANA. La campagna elettorale del Pd si è conclusa nella stesura dei candidati in lista con due diversi approcci strategici: ad Agliana, Vannuccini si affida alle cure del duo Magna-nensi e (nau)Fragai riprendendo appieno il logo del partito, che tanto caro gli è stato; mentre a Montale il Sindaco uscente Betti rinnega “mamma Pd” e si sgancia da ogni riferimento del marchio di fabbrica con un’anonima e banale “lista di centrosinistra”.
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Betti è un politico esperto e ha capito bene come – l’accostamento al simbolo del Pd sia punitivo, anzi forse mortale – per la riconquista del castello di Smilea.
La crisi nazionale del partito di Zingaretti ha una riflessione diretta sulle forze elettorali dei Comuni più piccoli, soprattutto se esclusi dal turno di ballottaggio.
Un argomento dirimente sarà la politica dell’immigrazione e Betti lo ha introdotto nel programma con una locuzione eloquente: un bel sì ai progetti di integrazione dei migranti e richiedenti asilo nella comunità.
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Anche ad Agliana il candidato Sindaco Massimo Vannuccini, sfoggia grandi sorrisi e riceve applausi dalla platea demokrats dopo la risposta alla nostra domanda sull’argomento hot degli “immigrati”: il tema e problema sociale (diffuso nel paese intero) dovuto all’emergenza “immigrazione” non appare, né sulla locandina, né sulle argomentazioni dedotte a voce, perché?
Vannuccini, non si è scomposto e ci ha rassicurati: quello sui volantini è solo uno schema sintetico del programma che comprende bene, un ampio paragrafo relativo alla questione dell’immigrazione che – ci spiegano poi– è una risorsa, non una minaccia.
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Sul punto è intervenuta la stessa Eleanna Ciampolini (notoriamente esperta di immigrazione e, interessata, osserviamo noi) che è andata ben oltre, precisando che il dramma dell’immigrazione è da risolvere solo allontanandosi dalle politiche di respingimento dell’attuale governo giallo-verde.
Quando il migrante ha acquisito la residenza nel Comune – ci ha precisato l’ex Sindaca – allo stesso, gli si aprono tutti i diritti sanciti dalla Carta Costituzionale.
Così si deve fare e così farà il Pd Agliana, in una caratteristica affermazione di intento che ricade sul climax elettorale preoccupato ovunque dell’emergenza nazionale legata al fenomeno migratorio.
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Sul punto è utile osservare che la residenza viene concessa a tutti, sulla base di una semplice dichiarazione di convivenza sotto a un medesimo tetto, basta un amico che apre la porta di casa e la residenza è fatta; questo dice la legge e con questa conclusione Portaperta a tutti (i migranti).
L’Agliana che immagina il Vannuccini, il Betti e comunque il Pd, è favorevole all’immigrazione e infatti, la lista civica di Guido Del Fante ed Eleanna Ciampolini è la conferma di un passato che ritorna, con un teatrino di politici dell’era magnanensiana e le medesime iniziative politiche favorevoli a una società multiculturale della sinistra più radicale. O no?
Giudicate voi.
[Alessandro Romiti]
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