AGLIANA. L’ex assessore Massimo Vannuccini scioglie le riserve e si candida alle elezioni primarie del Partito Democratico di Agliana. Ha deciso così di “uscire dall’ambiguità delle valutazioni e dei riti” spiegando le motivazioni della sua scelta con un post pubblicato ieri in serata sulla sua pagina facebook. “Sono della partita, ho deciso di candidarmi”.
Sarà quindi lui per anni a stretto contatto con il sindaco Giacomo Mangoni e dallo stesso allontanato dalla giunta aglianese a contendersi il ruolo di candidato del Pd e/o del centrosinistra alle prossime elezioni amministrative in programma nel 2019.
“Mi candido – scrive – perchè credo che il Pd abbia il dovere di mettere in campo tutte le migliori forze che ha per rappresentare la propria varietà, complessità e forza di idee e di opinioni che lo contraddistinguono, facendole camminare sulle gambe e sulla bocca delle persone che lo compongono.
Mi candido perchè credo che Agliana, il posto in cui sono cresciuto, meriti di più da chi lo amministra, perché non si diventa amministratori soltanto per governare il quotidiano, ma che si debba immaginare e proporre di più per il nostro territorio.
Più presenza e attenzione per le piccole e grandi difficoltà dei suoi cittadini, per le istanze quotidiane di chi propone e si propone per rendere il nostro territorio un posto migliore in cui vivere; più coraggio nell’immaginare il futuro di questa città, il suo ruolo e la sua funzione nei rapporti con gli altri Comuni al di là delle difficoltà finanziarie e delle armi spuntate della pubblica amministrazione; più forza e testardaggine nel cercare idee, soluzioni e risorse per realizzare opere e servizi, più partecipazione.
Mi candido per rappresentare tutti coloro che credono che, al di là dei muri eretti fra le persone per le fratture del passato, ci sia il dovere di costruire un centrosinistra capace di rispondere con una proposta politica coraggiosa e popolare alle parole d’ordine della destra, rivendicando il ruolo e la capacità della sinistra — persa in questi duri anni di crisi — di ascoltare, rappresentare e combattere contro insicurezza, precarietà economica e sociale”.
Continua Vannuccini: “Le primarie —se usate con testa e cuore per la politica — sono uno straordinario strumento di partecipazione e di decisione. Sono sempre stato convinto, al punto talvolta di non far emergere diversità e distinguo, che si debba far la propria parte senza clamori e rotture in modo da rimediare a mancanze e difficoltà della propria squadra.
Ad un passo però dal prossimo appuntamento elettorale per Agliana è venuto il tempo di far emergere il valore di posizioni ed idee diverse.
E questo tempo è ora: mi candido per come sono, con la voglia di fare; chiedo agli elettori del centrosinistra l’occasione di poterli guidare come candidato Sindaco alle elezioni amministrative del prossimo maggio 2019; chiedo a tutti i miei concittadini la fiducia per avere la straordinaria opportunità di guidare la nostra città. Vi racconterò l’Agliana che immagino per il futuro, ce la metterò tutta”.
Una discesa in campo che la dice lunga sul clima incandescente all’interno dello stesso Partito Democratico dopo il recente annuncio del sindaco in carica di volersi ripresentare alle prossime elezioni.
A questo punto si aspetta che sul tema “Primarie” intervenga direttamente il partito visto le titubanze espresse di recente dallo stesso sindaco Mangoni in una intervista rilasciata a La Nazione.
“Le primarie sono positive se nascono da un progetto alternativo ma se dovessero essere fatte per vendetta o per riesumare una figura politica, forse decreterebbero non un crollo del Pd aglianese ma la sua estinzione anche se, nonostante la crisi generale ad Agliana, il Pd sta tenendo bene”..
[Andrea Balli]