amministrative 2022. BELLITI CON BRANCHETTI, PARTITO COMUNISTA: LA RIVINCITA DELLA FINTA SINISTRA BORGHESE

La federazione del Partito Comunista “interroga” la “paladina della sinistra pistoiese, uscita dal Pd per candidarsi nella lista “Il Sole per tutti- Francesco Branchetti sindaco“

Roberto Billo Bardi

PISTOIA. A una settimana dalla presentazione delle firme e a poche settimane dalla fuoriuscita di Daniela Belliti dal PD, la paladina della sinistra pistoiese (ma quale? Ancora purtroppo non lo abbiamo capito…) presenta la propria lista infarcita di soli, arcobaleni, asterischi e rossi sbiaditi a sostegno di Branchetti.
Finalmente viene fuori la vera natura della candidatura di Branchetti: la rivincita della finta sinistra borghese pistoiese nei confronti del loro vecchio partito mai-stato-democratico.
Questa manovra erano anni che veniva progettata, con la costituzione di associazioni e comitati (vedi Palomar fra i tanti) dove Bertinelli e Belliti hanno formato negli ultimi anni i candidati per questa tristissima risoluzione tra ex-minoranza e maggioranza del PD.
Ebbene, abbiamo molti interrogativi ai quali Belliti & Co. dovrebbero rispondere.
Ci domandiamo ancora una volta come mai Belliti non abbia utilizzato motivazioni di natura locale per uscire dal PD e abbia utilizzato il pretesto della guerra per mettersi contro il suo vecchio partito.

La Belliti appoggia Branchetti

Ci domandiamo come mai Belliti e tutti gli ex-PD non abbiano mai dialogato in maniera chiara e diretta con tutte le forze di sinistra del territorio pistoiese (noi compresi) prima di questa tornata elettorale.
Ci domandiamo quali siano realmente le loro intenzioni in caso di ballottaggio tra Fratoni e Tomasi.
Ci domandiamo con quale coraggio da due settimane a questa questa parte Belliti abbia telefonato a genitori e parenti di nostri candidati (mai conosciuti di persona, ma solo in maniera telematica attraverso i Social) per chiedere loro di entrare nella lista a sostegno di Branchetti.
Ci domandiamo quali siano realmente le ragioni politiche di questa scelta, perché sia a livello locale che nazionale non capiamo ancora che tipo di credo politico leghi tutti questi personaggi e tutte queste sigle dietro a Branchetti.
Ci domandiamo come intendano governare la città, visto che adesso le liste e i partiti che fanno capo alla candidatura di Branchetti si avvicinano come numero a quelli dell’Unione del 2004.
Noi del Partito Comunista siamo davvero felici per queste Amministrative di portare sulla scheda elettorale un simbolo come la falce e martello che rappresenta da 100 anni le lotte dei lavoratori e delle classi sociali più deboli, che probabilmente spaventa ancora tutta la finta sinistra locale e nazionale.

 Federazione di Pistoia del Partito Comunista

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