Evento pubblico di mercoledì scorso sul quale il grande Mao, avrebbe detto: Grande la confusione sotto il cielo: tutto procede regolarmente! Ferdinando Betti ha mancato: dopo aver ricevuto la relazione del Franceschi che denuncia l’obsolescenza dell’impianto, non ha il coraggio di mettersi in discussione? Saranno aperte le indagini, visto che noi l’abbiamo inviata a Procura e Usl Toscana Centro?
MONTALE-AGLIANA. Il Comitato cittadino Io non ci sto, ha presentato giovedì scorso l’ensamble dei candidati Sindaci di Agliana, Montale e Montemurlo per trattare tre argomenti a rilevanza ambientale: inceneritore, Multiutility (ovvero la sua privatizzazione, anche per l’acqua) e dunque la più ampia questione ambientale con un’accaldata platea di cittadini molto veementi sugli argomenti, che hanno travolto l’esigenza di una serena e terza conduzione, protestata proprio dalla Torresi e dal Bertini.
La cosa più deludente per la comunità degli elettori è sicuramente l’assenza del “bugiardo” candidato sindaco di Montale (Fabrizio Nerozzi dixit) quel Don Ferdinando Betti, noto per essere un Sindaco “ingessato” che non posso più scrivere stoccafisso: c’hanno già condannato per avergli cagionato – con tale grave epiteto – una fasulla “diffamazione aggravata” (dunque dobbiamo stare attenti a non reiterare il reato, che ci mandano due pattuglie dei Carabinieri, anche rinforzati dai CC della PG Panarello ad arrestarci, meglio di come fecero con i Comandanti della PM Gatto, Turelli e il Direttore Bianchini! Sic…)
Sui contenuti esatti della serata, non c’è molto da dire, come direbbe Mao Tze Tung, nel suo attualissimo pensiero in epigrafe richiamato: del resto per l’inceneritore di Montale è già stato scritto e detto tutto, ma la politica, capisce solo quello che ritiene utile e opportuno.
Ci vorrebbe, per la nostra Piana, almeno un Sindaco, formatosi al pensiero di Piero Martinetti, un filosofo dimenticato, ma provvisto di una integrità morale e un rigore deterministico che è oggi, disperso nei rivoli del pensiero massificato: questo passa il convento.
Martinetti, doveva esaminare il giovane Elio Basso all’esame di filosofia – presentatosi incatenato e accompagnato da due Carabinieri perché messo al confino – per essere interrogato “sull’imperativo categorico” e gli disse: lei ha superato l’esame con 30 e lode: vedo che sa già tutto sull’argomento!).
Un episodio davvero sbalorditivo, avvenuto quasi cento anni fa, ma evidentemente disatteso alla conoscenza dei candidati: gli manca loro, il quid, come diceva il notevole Silvione nazionale.
Chi scrive, ha raccolto subito la disponibilità offerta dalla moderatrice per colmare delle significative lacune sul gioiellino di via Tobagi, alle quali abbiamo cercato di mettere delle toppe, aggiornando l’assemblea sui documenti disponibili e riscuotendo applausi, ma anche proteste (i grillini, sono guidati dall’ideologia più viscerale e non sanno riconoscere la pertinenza di argomentazioni oggettive dirimenti all’argomento: portiamo pazienza).
Guido Del Fante, ha ribadito la sua vocazione antinceneritorista e noi gli vogliamo credere. Abbiamo già scritto che è un bravo ragazzo, vocato alla politica con quello spirito di servizio che è fondamentale per fare il “bene comune”, ha sicuramente un senso civico sviluppato, ma ha altri e più gravi problemi che ha disvelato con una sincera ammissione: un vero autogol.
Guido ha fatto una precisazione che è confermativa dell’ipoteca politica che pende sulla sua barba: il cerchio magico, composto dai colonnelli del Commissario demokrats Fragai, un gruppetto di fedifraghi che pugnalarono Giacomo Mangoni nel Gennaio del 2019, costringendolo a una totale ricostruzione della giunta, per giungere al cambiamento (mai avvenuto), assicurato da quella più ridicola del calunniatore e falso testimone Luca Benesperi.
Ma non basta, se ne volete di più – sulle vergogne storicamente consolidate dal PD – guardatevi la storia di un’altra militante di ferro: Lucia Salaris.
Guido ha spiegato che proprio con l’arrivo del commissario nau-Fragai, si vide costretto alla protesta che sfociò nelle dimissioni da ogni carica nel partito: bene bravo, ma non è forse già questo un piccolo/grande compromesso? E dunque, non ti sei accorto che, intorno a te, c’hai il “cerchio magico” dei vari colonnelli piddini che sono lì, ad aspettare un incarico assessoriale di competenza politica assegnatogli dal partito, ancorché siano impreparati e superficiali (citiamo Massimo Vannuccini con il suo Libro dei Morti, Valentina Noligni con il mezzo milione di buco lasciati a Febbraio 2019, alla Eleanna Ciampolii responsabile del raddoppio dell’impianto di via Tobagi, la Luisa Tonioni, quella del notevole conflitto di interessi denominato come Pane e Rose…).
Insomma, Guido, proprio Massimo Vannuccini, potrà spiegarti bene – quale storico capace – che historia magistra vitae est e dunque, serve conoscerla e ricordarla proprio per non ripetere i medesimi errori.
Questo dovranno capire gli elettori, il prossimo 8 Giugno e sulle pagine in linea del nostro periodico, potranno utilmente trovare una ricca rassegna di documenti che lo attestano.
Consultateli usando il motore di ricerca in alto a destra della pagina madre.
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A.R.
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