Eccovi le sintetiche deduzioni portate dai sindaci sui temi all’ordine del giorno dell’assemblea di giovedì scorso. Fatene buon uso per le vostre preferenze e non dimenticatevi dell’archivio fruibile sul nuovo sito www.linealibera.it
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PIANA. Riprendiamo la narrazione dell’evento del comitato Io non ci sto, del quale abbiamo già pubblicato la prima parte.
Il compagno candidato Roberto Bertini, ha ribadito l’argomento della priorità del partito sulla persona, ovvero il candidato: una chiara contrapposizione logica a quella che dovrebbe essere d’ispirazione a un elettore che segue le istanze territoriali e che, non possono essere trattate con le più massimaliste linee guida di un partito che non sa neanche dov’è che si trova la Piana Pistoiese.
Un profilo molto anacronistico quello del Bertini, che ribadisce la trascurabilità degli effetti dell’inquinamento dell’incenerimento sul territorio, denunciato dai medici dell’Ordine di Pistoia e dall’Ispro regionale, richiamato dal candidato ex medico di MG Alessandro Bartolini.
La candidata Ambra Torresi è – a nostro parere – digiuna di quella essenziale catechesi politica che permetterebbe di essere consultata (solamente) sul nostro quotidiano in linea, riaperto secondo nuovi criteri “blindati” alle pruderie persecutorie dei sostituti procuratori guidati da Tom Col.
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L’Ambra è favorevole alla Multiutility e disponibile a supportare revamping dell’impianto, perseguendo una visione “positivistica” (così è, quando la pratica, supera le migliori ipotesi di soluzione di un problema, ricorrendo alla letteratura scientifica disponibile). All’Ambra serviva un intenso periodo di frequentazione dei consigli comunali e specificatamente della Commissioni ambiente, che vedono l’impianto di via Tobagi, sempre assolto e libero da ogni malversazione, ancorché tutte documentate e note con quintalate di conflitti di interesse a partire dalla conflittuale presidente di commissione Francesca Biagioni.
Luca Pedrito Benesperi, ha una percorso politico tutto dimostrativo della sua volontà di passare alla chiusura, consapevole della pericolosità dell’impianto sulla salute della cittadinanza: rivedetevelo sopra. Pedrito è, infatti, scivolato su una buccia di banana, indotta da un lapsus freudiano, quando, rispondendo al dimissionario Franco Vannucci, s’è difeso dalle accuse di cooptazione sulla firma del revamping dell’impianto, affermando che non è vero che è stato eterodiretto dalla Regione o il Partito: ha sbagliato lui, egli stesso, medesimo! Bene bravo è la ennesima dimostrazione di una generale riconversione all’inciucio con il centro-sinistra che, per anni ha protestato e combattuto.
Un fatto dimostrato dal quotidiano che state leggendo, sul quale sono stati prodotti i documenti che dimostrano la sua sciagurata riconversione alla politica di comodo per l’aggiustamento al “quieto vivere”, impipandosene delle promesse elettorali.
Sandro Nincheri ha stigmatizzato il paradossale fatto che, la società Cis spa, vede il suo Ceo Edoardo Franceschi che prescrive ai proprietari quel che c’è da fare, una scandalosa condizione che affligge la gestione dell’inceneritore da quarant’anni che ha visto recentemente proclamare un’assurda richiesta di finanziamento di circa tre milioni di euro per rilanciare il revamping di 4 anni (ma saranno 30: ricordatevèlo!), con una chiara inadeguatezza all’esigenza di ammortamento dell’investimento economico che sarà da diluire in altri 20 o 30 anni, è chiaro?
Era così anche quando lui era sostenere il migliore programma inceneritorista della consiliatura 2004/2009, con il sindaco Razzoli: non se ne accorse all’ora? Si è ravveduto? Emmenomale! Sarà così costante in questo cambio di direzione il ravveduto il buon candidato Nicheri?
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Chi vuol capire capisca, soprattutto al terzo piano della Procura pistoiese, visto che è stato detto “chiaro e forte” che il Sindaco Betti è stato notificato dalla Cis spa che l’impianto è “obsoleto” e dunque non ha più l’Autorizzazione Integata Ambientale e vede gli operai esposti a severi rischi per la loro salute (Fabrizio stampella Nerozzi dixit).
Se vi ferma la Polizia di Stato e vi trova con l’automobile senza la revisione, sapete che succede? Ve la mandano chiusa alla prima officina per la revisione e vi prendete una bella multa: c’è chi pòle e chi non pòle, e Franceschi pòle.
Vedremo un’altra archiviazione tra un lustro, magari con 6 o 7mila pagine di atti, non consultabili?
Ridicolo l’intervento dell’Assessore montelurlese Alberto Vignoli con delega all’Ambiente, inviato dal Candidato Piddino Simone Calamai: a Montemurlo, sanno tutto! Forte e chiaro, da sempre: sanno cioè che si trovano nella area indicata da Arpat di massima ricaduta, ma vivono nel rispetto e rassegnazione della contingenza nazionale.
Si dichiarano perciò remissivi al disastro ambientale che investe il loro territorio con le dispersioni dei microinquinanti organici: i cittadini di Montemurlo, possono aspettare altri trent’anni. Intanto l’Assessore ha declamato una soporifera supercàzzola sulle criticità degli imballaggi, in crescente aumento, confondendo la “causa” con “l’effetto” del problema territoriale che li esposti sottovento alla canna fumaria.
Alessandro Bartolini è stato ispirato dalla relazione Ispro e gli abbiamo – noi stessi – fatto presente dell’aggravio della minaccia ambientale e della sicurezza dell’impianto, attestata da diversi richiami della obsolescenza dell’impianto, stabilita dalla soc. Ladurner e Cis e denunciata dall’Ispettore del lavoro Fabrizio Nerozzi il 16 febbraio scorso.
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Lo dica chiaro e forte Dottore, che l’impianto è pericoloso e nocivo: è stato dichiarato così dal Franceschi e per iscritto!
Lorenzo Bandinelli, è anche lui molto critico sulla visione inceneritorista assicurata dalle Amministrazioni oggi in gara e richiama la sua conoscenza – quale professionista – della disponibilità di un sistema di raccolta con lo smaltimento spinto raggiungibile tramite la raccolta differenziata che sarebbe già disponibile nella Piana.
Solo così, anche la città di Firenze – sciaguratamente adagiata all’incenerimento –, potrà avere un segno tangibile per un cambio di direzione. Il nuovo Sindaco, dovrà essere orientato a tale programma: se non ora, quando?
E a questo punto gli elettori, si facciano un giro on line usando il Bmotore di ricerca del nostro quotidiano, e facciano la scelta giusta per il nuovo Sindaco della sciagurata Piana.
A.R.
[alessandroromiti@linealibera.info]