PISTOIA. I temi della campagna elettorale al centro del dibattito che si è svolto presso il DLF di Pistoia organizzato dal Comitato “Studenti Pistoiesi per l’impegno civico”. Presente anche Alessandro Sabella, candidato sindaco della Lista Civica “Amo Pistoia”, l’unica lista apartitica che si presenta alle elezioni amministrative del prossimo 11 giugno.
In questa occasione “Amo Pistoia” ha voluto sottolineare nuovamente la scelta di intraprendere questa avventura.
«Il partito nel quale ero non ha seguito una precisa progettualità – spiega Alessandro Sabella – e invece io volevo stare vicino ai cittadini. Sei mesi fa ho iniziato a pensare alla possibilità di una lista civica e tre mesi e mezzo fa è diventata realtà quando, durante le riunioni, c’erano più di 60 persone che mi hanno detto di andare avanti per questa strada, ovvero un fatto straordinario. Di fronte al bivio, quindi, ho scelto le persone. Con noi non ci sono medici primari, presidi di istituti scolastici ma gente comune e per questo chiediamo semplicemente di andare a votare perché dopo 70 anni di governo monocolore questa città ha bisogno di un cambiamento concreto».
Nel dibattito si sono affrontati vari argomenti, tra i quali la valorizzazione del centro storico, i problemi delle periferie, la gestione degli immigrati e quello che dovrà essere fatto per gli impianti sportivi.
«Siamo d’accordo con lo spostamento del tribunale nell’area dell’ex Ceppo – ha dichiarato Alessandro Sabella – ma con la condizione che dal giorno successivo ci debbano essere nuove funzioni pubbliche al loro posto perché non si può continuare a svuotare il centro storico. Un centro che deve vivere, essere vivace sia per il turismo che per le attività produttive. Un centro che deve riaccogliere un “Pistoia Blues” della durata di 4 giorni, con il ritorno del mercatino e delle tradizioni pistoiesi.
Per quanto concerne le periferie, girando per le varie frazioni noto uno stato di rassegnazione ed abbandono abbastanza preoccupante soprattutto perché ci sono servizi essenziali da portare in queste zone. Servono fondi e per averne di nuovi c’è, intanto, da attivare l’ufficio comunale per il reperimento dei fondi europei, visto che a Pistoia questa figura non è coperta. Il tutto senza dimenticare quello che al territorio dà ricchezza, come l’Acqua Silva a Pracchia, debba ritornare sullo stesso sottoforma di investimenti».
[amo pistoia – comunicato]