Dopo quattro anni di battage giornalistico limpido, chiaro e documentato, essere ancora qui a parlare della genialità dei giudici di Pistoia che difendono la corruzione, non è uno sconcio che solo uno stato corrotto può lasciar correre senza battere ciglio? Alla faccia delle «autorità costituite» della Gip Martucci!
E meno male che Coletta lavorava per la «gente comune», sennò si stava lustri!
AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO
POI PER IL RESTO IL PÒPOL FALLO FESSO
Ecco un’ulteriore riprova del fatto che l’Italietta di tutti i giorni è l’Italietta di sempre; quella in cui contano gli amici e si spara addosso ai nemici anche se hanno ragione. Quella catto-democratica in cui se hai «prossimità sociali» vivi, se non ne hai devi morire.
Così Curreli a piede libero e Linea Libera invece con i ceppi ai piedi.
PQM
stando a ciò che ha affermato la Gip Patrizia Martucci quando, a babbo morto mi ha fatto arrestare per il piacere di Claudio Curreli & C., io dovrei fidarmi e affidarmi a occhi chiusi alle «autorità costituite».
Bisogna essere o pazzi o scemi, in questo paese distrutto, per credere a una struttura di potere che viaggia solo su un binario: quello della «prossimità sociale» diffusa, in cui parenti e amici fanno quello che vogliono perché, come per i neri di Vicofaro, c’è sempre un Curreli che parteggia per i clandestini a danno degli italiani maltrattati e derisi; o per l’Usl c’è sempre un facente funzione, Grieco, che, per inerzia e indolenza, lascia morire – com’è morta – la madre dell’architetto Franco Natali di Monsummano. E siccome personalmente non sono nato schiavo, io non posso tacere, come il titolo del libro di Piero Tony, pubblico ministero fuggito da un brodo primordiale indistinto di nome giustizia italiana.
Del resto la nostra è la civiltà della democrazia amerikana: quella che dà bombe radioattive all’Ucraina di Zelensky perché insegni a Putin i valori della democrazia formato pacchetto verde come le Nazionali Esportazione di un tempo.
Edoardo Bianchini
[direttore@linealibera.it]
Cara scettico-discutibile procura di Pistoia, ti sei lasciata menare per il naso dall’ordine dei giornalisti e dai suoi presidenti avvelenati Carlo Bartoli e Giampaolo Marchini. Complimenti!
Non è il popolo a dover tremare dinanzi ai magistrati: sono i magistrati che devono portare assoluto rispetto al popolo cui appartiene la sovranità.