Subito una piccola svolta: voto unanime sui documenti e si ad alleanze politiche e sociali in alternativa al centrodestra e al Pd
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PISTOIA. Si è svolto martedì sera nei locali della federazione provinciale di Rifondazione Comunista di Pistoia il Congresso dei circoli pistoiesi del Prc. Buona presenza di militanti, dibattito piuttosto ampio (sono intervenuti quasi tutti i presenti) e preoccupato per le sorti della città in generale ma in particolare per le aree di periferia e della zona collinare e montana, lasciate a se stesse da una Giunta di destra preoccupata solo del salotto buono della città e di fare bella figura con i maggiorenti pistoiesi, quando venti di crisi sociale stanno spirando sempre più forti.
Voto unanime sui documenti congressuali nazionali e apertura di una riflessione più sentita dai dirigenti di base e dai militanti presenti, sui problemi di una città che segna distanze sempre più marcate tra il centro cittadino e il resto del comune, con quartieri abbandonati a se stessi e il crollo delle illusioni che fecero vincere il centrodestra alle ultime elezioni comunali.
Ma negli interventi anche chiarezza nei confronti del Pd che ha già deciso candidato sindaco e assetti di governo (sempre più simili al centrodestra) e poi chiamerà al voto utile contro coloro con i quali, però, governa insieme a livello nazionale e fa rientrare in gioco personaggi come la Fornero, una massacratrice sociale.
La proposta di Rifondazione Comunista?
Un’alleanza laica e di sinistra che costruisca un terzo polo alternativo al Centrodestra e al Pd (che sta già riproponendo nomi di personaggi che non hanno certo brillato nella loro passata azione di amministratrici/tori e che per noi sono invotabili).
Alla fine della serata è stato votato un Direttivo cittadino di sette persone che coordinerà il lavoro dei circoli pistoiesi sul territorio.
La Federazione Provinciale di Pistoia del Partito della Rifondazione Comunista