ANCHE A SANTA MARIA NUOVA SI RICORDA L’ALLUVIONE DEL ’66

Commemorazione all’ospedale Santa Maria Nuova
Commemorazione all’ospedale Santa Maria Nuova

FIRENZE. Anche nell’ospedale Santa Maria Nuova, oggi pomeriggio, 4 novembre, è stata ricordata l’alluvione e quanto fecero “medici, religiosi, suore, infermieri e infermiere, impiegati e operai” la mattina del 4 novembre 1966, quando alle 9 “le acque dell’Arno giunsero inaspettate nella piazza dell’ospedale ed in meno di mezz’ora invasero i servizi e le corsie del piano terreno.

In quel momento nell’ospedale erano ricoverati 150 ammalati e il personale li condusse in salvo e anche nei giorni che seguirono mantennero regolare il corso delle cure e dell’assistenza” – com’è scritto nella lapide commemorativa dell’evento posta nel Chiostro delle Medicherie. Qui si è svolta la cerimonia con la quale è stato ricordato il drammatico momento dell’alluvione vissuto in ospedale.

“Un’esperienza tragica –ha detto il direttore generale Paolo Morello Marchese – dalla quale emerse lo spirito di solidarietà ed il coraggio del personale che con incondizionata generosità rimase per giorni al lavoro senza tornare a casa: tutto questo rappresenta ancora oggi motivo di orgoglio per la nostra comunità”.

Anche per l’assessore al welfare e alla sanità del Comune di Firenze Sara Funaro, come reagirono gli operatori del Santa Maria Nuova è una testimonianza significativa ed esempio di grande amore per l’ospedale che anche oggi è considerato “l’ospedale dei fiorentini e il fulcro della sanità locale”.

Hanno partecipato inoltre la consigliera regionale Titta Meucci, monsignor Andrea Bellandi vicario del vescovo di Firenze, padre Renato Ghilardi e il direttore del dipartimento delle specialistiche mediche Gianfranco Landini.

[ponticelli – ausl toscana centro]

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