ANCI, ASSALTO AL POTERE: QUANDO RENZI SIGNIFICA CIVETTA

Un Pd renzista e civetta
Un Pd renzista e civetta

FIRENZE-PISTOIA. Una volta si diceva che il verso della civetta ripeteva: «Tutto mio, tutto mio, tutto mio». Oggi, per contestualizzare la storia, dovremmo scrivere che quel presidente del consiglio che nessuno ha eletto, ma che è stato messo lì a forza da un presidente della repubblica che fu eletto ma solo perché non ce n’era un altro che garbasse a qualcuno, prende tutto, s’appropria di tutto e finirà – presumibilmente – per rovinare tutto. Alla faccia della democratica rottamazione.

Parliamo della corsa per la Presidenza Anci. Dopo una serie infinita di pressioni, i cari compagni renziani sono riusciti nell’intento di far ritirare Oreste Giurlani e a far lasciare la strada asfaltata e libera per la terza Grazia, Sara Biagiotti.

Una volta gli accordi politici di questo genere si chiamavano, in Dante (che fortunatamente non era un compagno, ma che purtroppo oggi, nella scuola meritocratica di Renzi, non si insegna più) roba da barattieri.

La sostanza dell’accordo che ha partorito il partito che non tiene alle cadreghe è che a Giurlani sarà riconosciuto un ruolo ufficiale all’interno del Partito Regionale, e soprattutto che l’Uncem resterà pienamente nelle sue funzioni, sostanzialmente facendo in modo da non farla confluire, azzerandola, nell’Anci Toscana.

In altre parole come lo chiamereste, questo giochetto, se non moltiplicazione dei pani e dei pesci ai più sofisticati fini del poltronificio politico toscano?

I tentativi di resistenza da parte di Giurlani – ci dicono – sono stati molto generosi, ma stamani dopo circa tre ore di serrato “confronto” (o lo vogliamo chiamare più appropriatamente scambio o ricatto politico?) il Sindaco di Pescia ha ceduto.

Probabilmente perché il rischio era quello di una spaccatura poi insanabile nel Pd (e sarebbe stato un vero miracolo del cielo: una di quelle situazioni che, quando non si verificano come oggi, ci dànno subito la certezza che Dio non esiste…), ma soprattutto fra i Comuni. Del resto qual è la regione per cui tutti devono essere sempre e comunque compatti come uno yogurt Danone, se non il bigottismo più puro di natura catto-democristian-comunista?

Eppure circa una cinquantina di Comuni (e non solo montani) avevano firmato per Giurlani, alcuni anche della nostra provincia. Del resto, uno stop allo strapotere del renzismo senza limistismo e una più ampia scelta genetica all’interno di un partito fin troppo monocromosomatico, non avrebbe forse fatto più che bene alla eugenetica di una rigenerazione più variegata e possibilista di quel terribile fenomeno di mono-bombismo che, prima o poi, farà scoppiare il Pd come fu con la vecchia e gloriosa Dc mostruosamente elefanta e cetacea?

Un risultato discutibilissimo, a nostro avviso, visto il fuoco di fila a cui (ci dicono: e nessun altro giornale lo ripoterà, forse) i Sindaci sono stati sottoposti dal democratico strapotere renzista – e si sa, ormai di capitani coraggiosi ve ne sono sempre meno…

Ed ecco il comunicato ufficiale diramato e diffuso alle agenzie dal Pcus:

 

PRESIDENZA ANCI TOSCANA, GIURLANI FA UN PASSO INDIETRO

PER UNITÀ E INTEGRITÀ TERRITORI

 

Il Pcus ha democraticamente convinto Giurlani a ritirarsi
Il Pcus ha democraticamente convinto Giurlani a ritirarsi

AGIPRESS. FIRENZE. Alla presenza del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, del segretario regionale del Pd On. Dario Parrini, e del responsabile Enti Locali per il Pd Stefano Bruzzesi, si è tenuta questa mattina una riunione con il Sindaco di Pescia e Presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani, per confrontarsi sull’elezione del prossimo presidente di Anci Toscana, nell’ambito dell’assemblea congressuale di Anci che si terrà domani.

Dall’incontro, che si è svolto in un clima di sereno scambio di idee, è emerso che il Presidente Giurlani, con un atto di responsabilità, pur avendo ricevuto numerosi sostegni alla propria candidatura alla Presidenza di Anci Toscana, fa un passo indietro, ritirando la propria candidatura, per mantenere l’unità del territorio e delle associazioni che rappresentano i Comuni toscani. Dal confronto è emerso anche che tenuto conto della specificità dei problemi della montagna e del mondo rurale, ed in sintonia con le politiche nazionali, l’Uncem Toscana è il rappresentante istituzionale dei Comuni montani e il veicolo ufficiale delle loro istanze nei confronti delle altre istituzioni.

Giurlani, in quanto da anni presidente di Uncem Toscana, per il suo impegno e per la sua profonda conoscenza della montagna e delle amministrazioni locali che la governano, viene riconosciuto come punto di riferimento della segreteria regionale del Pd per quanto attiene alle politiche della Montagna.

Tre Pater, Ave e Gloria… Amen!

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