ANCORA UNA VOLTA SUI BINARI… L’IRRESISTIBILE MICROCOSMO DEGLI “OMINI”

Gli Omini [(foto Gabriele Acerboni]
Gli Omini [foto Gabriele Acerboni]
LAMPORECCHIO. Tornano sul palco Gli Omini, la compagnia “Premio Rete Critica 2015”, in residenza artistica presso l’Associazione Teatrale Pistoiese-Centro di Produzione Teatrale. E lo fanno domani, sabato 6 febbraio alle alle 21 al Teatro Comunale di Lamporecchio nell’ambito della stagione di prosa promossa dall’amministrazione comunale e dall’Atp, inaugurata con successo all’inizio dell’anno con lo spettacolo di Pino Quartullo.

Gli Omini saranno in scena con la versione ‘da palcoscenico’ di Ci scusiamo per il disagio, lo spettacolo prodotto dall’Associazione Teatrale Pistoiese, che ha riscosso un grande successo di pubblico e critica lo scorso luglio nel particolare allestimento presso l’Area Rotabili Storici di Pistoia: un luogo carico di memoria, un angolo protetto, e non per tutti conosciuto, della città che è stato per l’occasione aperto al pubblico, grazie alla collaborazione con Fondazione Fs Italiane, trasformandosi in una emozionante scenografia con i suoi binari morti ed i suoi vagoni d’epoca.

Ci scusiamo per il disagio, scritto e interpretato da Gli Omini (Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Giulia Zacchini e Luca Zacchini), con le luci di Emiliano Pona, costituisce la prima tappa del Progetto T., la sfida produttiva che vede impegnata l’Associazione Teatrale Pistoiese per il triennio 2015/2017 attorno alla Ferrovia Transappenninica Porrettana e che è inserito nelle iniziative di Pistoia capitale del cultura 2017: un percorso di rilancio dell’identità della storica linea, che passa attraverso il recupero della memoria, la cultura dei territori e l’esperienza dell’oggi e al quale anche il teatro intende contribuire. Partito dalla Stazione di Pistoia, il Progetto T. è salito in Treno e arriverà a Porretta Terme, offrendo ascolto, raccogliendo immagini, confessioni, volti e racconti, e restituendo spettacoli, attraverso indagini e interviste territoriali alla ricerca di storie e personaggi, secondo la modalità di lavoro sul campo, quasi ‘etnografica’, che caratterizza la creatività de Gli Omini.

Una scena dello spettacolo [foto Gabriele Acerboni]
Una scena dello spettacolo [foto Gabriele Acerboni]
La stazione di una periferia non è solo un luogo di passaggio. Non è un momento di transito, non è solo un non luogo. La stazione di una città piccola ha una sua identità, i suoi abitanti, le sue voci, le sue regole. Gli Omini sono stati un mese alla Stazione di Pistoia – grazie alla collaborazione con Centostazioni (Gruppo FS Italiane) – sui binari, nel bar a consumazione obbligatoria ogni due passaggi, verso i bagni, sulle panchine. Hanno capito le regole e le hanno viste infrangere. Hanno incontrato la gente.

Alcuni pendolari, molti ex carcerati, altrettanti in libertà vigilata, piccioni, studenti confusi, marchettari, gente che si sposta in treno perché non ha più la macchina, coppie di ogni tipo, amore in ogni forma, piccioni, tossici, barboni suonatori di mandolino, donne che alla stazione leggono e poi parlano come un libro stampato, piccioni. Gente che si nasconde, gente da guardare con la coda dell’occhio. Gente che guarda i treni passare e che deve stare lontano dalla linea gialla.

La prevendita è in corso già alla biglietteria del Teatro Manzoni di Pistoia (0573 991609 – 27112); la biglietteria del Teatro di Lamporecchio sarà aperta il giorno prima e il giorno stesso dello spettacolo dalle 16.30 alle 19.30 (333 9250172).

[marchiani – atp]

Print Friendly, PDF & Email