BETTI: LE CASE DEI MISTERI DI VIA BUONFANTI E VIA TOMBA

Il consigliere Andrea Betti
Il consigliere Andrea Betti

PISTOIA. Succede così in Italia e anche a Pistoia: che un bel giorno uno si alzi e piazzi una bella impalcatura in mezzo a una strada. Un’impalcatura a impatto assoluto, con problemi per tutti, a iniziare dal traffico. E le cose vanno avanti per anni, finché qualcuno non si accorge che qualcosa non va e magari scopre anche che l’impalcatura è abusiva, non ha mai pagato il suolo pubblico e grosse cifre devono essere pagate al Comune e dal Comune riscosse.

Domanda: ma se è così e se tutti sapevano perché se n’è parlato per decine di volte, perché non dare il fatto suo a chi doveva vigilare e non ha vigilato? Perché perdonare, giustificare, garantire impunità agli uffici pubblici che sono, con solare evidenza, colpevolmente in difetto?

Riflettiamo un istante su questa interpellanza di Andrea Betti (Progetto Toscana) e chiediamoci perché fino ad oggi, infruttuosamente, il Comune di Pistoia è creditore di ben 92.520 € da parte di non meglio identificati soggetti artefici delle impalcature. È possibile che questo sia un Comune che funziona?

Ecco il testo di Betti:

Premesso che:

 

Impalcatura in via Buonfanti
Impalcatura in via Buonfanti

Il sette gennaio del 2011 alle ore 16:30 crollo del tetto negli stabili di via Buonfanti e via Tomba, evacuate tre famiglie dallo stabilimento di proprietà del Comune ma a gestione Spes.

Dopo il progetto di ristrutturazione varato dal Comune e il via libera arrivato dalla Regione Toscana nel marzo 2010 al finanziamento di 3 milioni di euro per il recupero di circa 40 alloggi da destinare all’edilizia residenziale pubblica.

Il Comune di Pistoia ha partecipato al bando con i Comuni di Montale e Marliana e 2 milioni e 300mila euro serviranno a recuperare 24 alloggi tra via del Ceppo, via Tomba e via Bonfanti.

La Spes – Società pistoiese di edilizia sociale – ha avuto l’incarico dal Comune di curare il progetto di ristrutturazione e di bandire la gara di appalto. La gara fu aggiudicata ad un importante e nota ditta cittadina. Il 17 gennaio 2011, il Comune consegna i lavori alla Spes, che a sua volta li assegna all’azienda. Dopodiché la speranzosa dichiarazione della Spes è di poter riconsegnare gli appartamenti finiti al Comune entro un anno.

Sulla destinazione, l’orientamento sarebbe quello di affittarli a canoni calmierati, per dare una risposta alla domanda crescente che proviene dalla cosiddetta “fascia grigia” della popolazione, cioè da quelle famiglie che hanno un reddito troppo elevato per rientrare tra chi può richiedere un alloggio popolare, ma al tempo stesso troppo basso per potersi permettere i prezzi di mercato.

Constatato:

  • Che dopo quattro anni i lavori riguardanti i suddetti stabili sono ancora lontani da una prossima consegna.
  • Che nella cartellonistica non è citato il termine di ultimazione lavori.
  • Che persiste ancora un monumentale ponteggio sulle citate vie.
  • Che dopo una serie di richieste di atti formali non ho avuto nessuna dovuta risposta sullo stato di fatto di detti stabili e sugli insistenti ponteggi.
In via Tomba si intravede l’impalcatura sulla sinistra
In via Tomba si intravede l’impalcatura sulla sinistra

Appurato che:

Il Comune di Pistoia con atto formale contesta l’occupazione abusiva di suolo pubblico per i ponteggi che insistono sulle suddette vie.

Si rileva nell’atto di contestazione per occupazione abusiva di suolo pubblico che nessuna autorizzazione è stata rilasciata per l’occupazione degli spazi pubblici occupati.

Esistono atti di accertamento occupazione abusiva: anno 2011 per 29.651,23 euro; anno 2012 per 31.871,18; anno 2013 per 30.998,83.

SI INTERPELLA PER

  • avere una dettagliata ricostruzione dell’intera vicenda che assume sempre più i caratteri del mistero e del surreale.

Andrea Betti

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