PESCIA. Scrive Andrea Giuntoli:
Nella nostra città lo sport e le società sportive sono ormai da alcuni anni lasciati a se stessi, da soli con i loro problemi e carichi di fardelli a cui un’attenta amministrazione comunale dovrebbe dare risposte. Lo sport non è solo sano agonismo: è crescita, integrazione, socializzazione; è benessere e salute, aggregazione, insegnamento, scuola di vita; è ammortizzatore sociale e distrazione da tutti i pericoli che i nostri giovani possono incontrare nella quotidianità.
Una società e un’amministrazione che non colga questo e che non persegua e appoggi il successo delle società che in tale campo operano non può che definirsi miope e ottusa; per far questo ci vuole sensibilità, amore per lo sport, conoscenza, disponibilità e presenza fisica a fianco delle società sportive.
Noi pensiamo di avere queste caratteristiche. Pensiamo che non sia ammissibile vedere le strutture sportive abbandonate a se stesse, inagibili, indecorose, spesso senza nemmeno le minime condizioni igienico-sanitarie; chi ha l’opportunità di muoversi al seguito di società sportive in località anche vicine alle nostre, che per dimensioni demografiche, risultati e movimento sportivo si trovano a gradini inferiori rispetto alle nostre realtà, rimane basito dal confronto con le nostre strutture, sia per decoro, sia per praticità. Pensiamo che non sia possibile avere due gestioni separate dello sport e dell’edilizia sportiva, perché questo vuol dire carenza di risposte, difficoltà di dialogo e spesso interessi diversi in contrasto tra loro.
Sappiamo che tutte le nostre strutture sportive sono datate e vetuste, sappiamo che tornare a interessarsi di sport vuol dire anche provare a pensare alla creazione di un polo sportivo accogliente, efficiente e rispondente alle attuali necessità, nell’ottica di una razionalizzazione delle energie e delle spese.
Pensiamo che le società sportive che hanno proposte e idee debbano essere, con tutti i mezzi a nostra disposizione, aiutate e stimolate nel perseguire i loro progetti. Riconosciamo alle società il loro ruolo sociale di integrazione e superamento di alcune barriere discriminanti che, soprattutto in questo particolare momento economico-sociale, rischiano di distinguere i bambini di serie A da quelli di serie B e talvolta anche di serie C: una buona amministrazione non può permettere questo. Aiutare e sostenere le società sportive vuol dire abbattere queste distinzioni.
Non siamo qui a promettere qualcosa che non possa essere realizzabile. Siamo a proporre la nostra disponibilità, la nostra presenza, il nostro appoggio e supporto, la nostra voglia di vedere di nuovo crescere, anche attraverso lo sport, la qualità di vita della nostra amata – e, nonostante tutto, ridente – città, con nel cassetto anche il sogno di poter fare qualcosa di più, qualcosa che dia un senso compiuto, al di là della quotidianità, che comunque oggi manca, a un’amministrazione che voglia lasciare un segno e che si voglia considerare virtuosa.
Andrea Giuntoli
Candidato Pd a Sindaco di Pescia