Il presidente Alessandro Cecchi: “Abbiamo tempestivamente accolto la richiesta della Società della Salute Pratese”. I quattro disabili sfollati sono stati accolti nella Comunità Alloggio Protetto “Roberto” di Tavola
PRATO. L’Anffas Prato, associazione di famiglie di persone con disabilità intellettiva e relazionali presente sul territorio dal 1965, per fortuna ha subito danni non ingenti a seguito dei recenti eventi alluvionali, ma molte strutture residenziali della nostra città sono state colpite gravemente.
Domenica 5 novembre la Società della Salute dell’area pratese ha interpellato il presidente Dottor Alessandro Cecchi con la richiesta di poter accogliere quattro ospiti con gravi disabilità (provenienti da una struttura alluvionata) presso la Cap (Comunità Alloggio Protetto) “Roberto” di Tavola.
Lo stabile, che ai tempi era la vecchia scuola di Tavola, da anni è una struttura residenziale che accoglie utenti con diversi tipi di disabilità.
“Naturalmente Anffas – dichiara il presidente Cecchi — ha tempestivamente accolto la richiesta: il lunedì è stata espletata la prima parte burocratica, il martedì ho coinvolto un mio collega il dott. G. Brogelli (il commercialista dell’Anffas) che ha portato una squadra di volontari nella mattinata per spostare mobili, letti, ed altro mobilio per riuscire a garantire l’ingresso dal pomeriggio di questi nuovi ospiti.
Fino alla serata è continuata l’accoglienza e la presa in carico d’urgenza, a cura della responsabile della struttura, col supporto della direttrice sanitaria e dell’infermiere coordinatore”.
Nata come risposta Anffas al “dopo di noi” la struttura di via Pieragnoli garantisce alle famiglie un sostegno concreto e soprattutto duraturo nell’assistenza dei propri familiari.
Proprio a fine ottobre erano terminati i lavori di ampliamento e miglioramento degli spazi, volti ad ospitare fino a 16 persone con una maggiore qualità abitativa.
A breve sarebbe dovuta esserci l’inaugurazione con le famiglie e le autorità del territorio, invece c’è stato un cambio di programma dovuto all’emergenza.
“Tutt’ora – conclude il dottor Cecchi — continuano gli sforzi per riorganizzare i servizi alla luce di questi nuovi ingressi, ma è finalmente arrivato il momento dell’ambientamento e tutto lo staff sta lavorando perché questi nuovi ospiti si possano sentire presto a casa. In tempi più tranquilli si potrà festeggiare questo nuovo traguardo”.
[anffas onlus prato]