ANGELO, IL PRIMO CITTADINO MONTEMURLESE MORTO PER CORONAVIRUS

Angelo Grazzini in una foto di qualche anno fa

MONTEMURLO. All’ospedale Santo Stefano di Prato in seguito all’aggravarsi del quadro clinico dopo il ricovero in terapia intensiva per Covid-19 è scomparso a 58 anni Angelo Grazzini.

L’uomo risiedeva con la moglie e l’anziana madre in via Fermi a Fornacelle. A Montemurlo era molto conosciuto avendo fatto parte attiva anche del comitato pratese di Si Toscana a Sinistra e di Montemurlo Bene Comune.

Il padre era stato sindacalista e lui, dopo una vita di lavoro nelle Marche, circa 10 anni fa aveva deciso di rientrare nella sua Montemurlo per assistere i genitori malati. Dall’inizio del 2020 era andato in pensione dopo aver lavorato come ragioniere in una ditta di trasporti al Macrolotto.

È stato anche animatore di vari gruppi e per questo conosciuto anche dalle giovani generazioni, giocatore di Go e esperto in pastafarianesimo e enigmistica ma soprattutto una persona solare e rassicurante con una grande voglia di cambiare il mondo.

Angelo Grazzini era ricoverato all’ospedale Santo Stefano da giovedì 12 marzo

Il sindaco Simone Calamai ha appreso la notizia dalle autorità sanitarie con profondo rammarico:

Montemurlo dall’alto

« È un momento tristissimo. Sapere che Angelo non c’è più – ha detto il primo cittadino — rappresenta per me un grande dispiacere e mi voglio stringere con il pensiero in segno di cordoglio alla sua famiglia, alla moglie, ai figli, al fratello, alla mamma.

Conoscevo personalmente Angelo, una persona con grandi valori morali, sempre attento al prossimo e pronto alla discussione e al confronto. Una persona attiva, intelligente, partecipe della vita della comunità, appassionato di politica. La sua scomparsa ci addolora profondamente ma ci deve anche far capire, con ancor più forza, quanto sia grave questa epidemia, quanto sia necessario stare a casa per bloccare il contagio ».

« Angelo era talmente onesto e corretto che volle dimettersi dal direttivo del Circolo Arci Tamare di Montemurlo, dove ricopriva la carica di consigliere, perché, lavorando con le spedizioni fino a tarda notte, non riusciva a partecipare alle riunioni. —ricorda con profondo rammarico Alessio Laschi, presidente del Circolo Tamare Meucci — Era un uomo convintamente di sinistra, con profondi valori. Laico al 100% tanto da essere iscritto all’Uar, l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti italiani.

Era appassionato di scacchi, di dama, di enigmi, di giochi di logica. Un uomo tutto d’un pezzo, un grande amico che ci mancherà moltissimo. L’ho visto l’ultima volta, solo per pochi minuti, la settimana scorsa prima che si aggravasse. Sono passato da casa sua, ci siamo salutati dal cancello, poi la febbre si è alzata, ha iniziato ad avere problemi respiratori tanto che è stato poi ricoverato».

La notizia della scomparsa di Grazzini è stata data nella tarda mattinata  sulla pagina facebook di Si Toscana a Sinistra – comitato di Prato:

“È scioccante ed ancora stentiamo a crederci.

Stamani, in seguito all’aggravarsi del quadro clinico, dopo il ricovero in terapia intensiva per covid19, il nostro compagno Angelo Grazzini è deceduto.

Il sorriso più bonario, la parola più confortante e disponibile, la dedizione per una società laica ed egualitaria, così come la passione per i giochi enigmistici e di logica sono tratti indelebili che hanno segnato il nostro impegno insieme.

Uno dei cuori pulsanti, liberi e solari del nostro gruppo stamani ha smesso di battere.

È un mondo infame, lo percepiamo ogni giorno…e quando certe ingiustizie ci strappano dai nostri compagni più cari, lo sentiamo ancora di più…

Anche a distanza per adesso ci stringiamo al cordoglio della famiglia, alla quale va il nostro pensiero e tutte le più sentite condoglianze.

È impossibile rassegnarci al fatto che da oggi dovremo fare senza di te, caro Angelo

…e questo ci impone di impegnarci anche per te.

Perché chi ha compagni non muore mai”.

Per l’assessore Alberto Fanti è stato “Un compagno di battaglie, sempre pronto per un confronto e un consiglio”. 

Andrea Balli

[andreaballi@linealibera.it]

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