anomalie. LA REGIONE “DEMOCRATICA” E L’ACCOGLIENZA “A TUTTI I COSTI”

Bugli e Biffoni
Bugli e Biffoni: siamo al mondo alla rovescia?

PISTOIAQuesto, al video linkato, è il Biffoni pensiero, ma è anche il pensiero di Vittorio Bugli, Assessore alla Presidenza della Regione, seppure in ossequio alle direttive del Ministero dell’Interno.

I due dicono in sintesi che la Toscana continuerà a fare la sua parte per quanto riguarda l’accoglienza dei migranti, il cui arrivo è previsto in aumento:

“la Toscana non vuol rinunciare all’accoglienza diffusa sperimentata la prima volta nel 2011 e 2012, quando ci fu l’ondata di migranti dopo le prime primavere arabe, e riproposta anche nel 2014.

I numeri: 565 strutture sparse nelle dieci province, 201 territori comunali coinvolti, una media di 13 ospiti a residenza. Il modello è questo e su questo non siamo disponibili ad arretrare” rimarca Biffoni.

Settantotto Comuni finora hanno detto “no”…

“C’è però un problema – si sofferma Bugli –. Settantotto amministrazioni comunali mancano ancora all’appello, molte altre hanno presenze sotto la media rispetto al rapporto con il numero dei propri abitanti.

“Fino all’anno scorso ce l’abbiamo fatta, ora non è più tollerabile ed è necessario una ripartizione delle presenze, tenendo naturalmente conto dell’esistenza anche degli Sprar (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, svolgono la loro attività dopo la prima accoglienza – n.d.r.) ma con tutti che siano pronti a fare la propria parte. In questo modo ci sarebbe spazio da subito per altri posti”.

“Alla domanda se è arrivato il momento di forzare la mano rispetto ai Comuni che non fanno accoglienza, la mia risposta è chiara: assolutamente sì – dice Biffoni, il presidente dei sindaci toscani –. Lo dico con rispetto, ma è giusto e corretto che le prefetture intervengano, anche con metodi bruschi”.

22 luglio, ai Prefetti
Bugli. 22 luglio, ai Prefetti: avanti a tutta birra!

Per tutta risposta, il sindaco di Pietrasanta, Mallegni, rivolgendosi al Prefetto di Lucca, Cagliostro, scrive “con tutto il rispetto chiedo prima di pensare alle 150 famiglie che vivono nel mio comune, che vivono in situazione di profondo disagio, non hanno una casa e non riescono ad assicurare il necessario ai propri figli. Se deve requisire degli immobili, per adibirli ad alloggio, lo faccia prima per loro. Poi penseremo ai migranti”.

Infine, i cittadini toscani sono stati interpellati? Qualcuno si è preoccupato di sentire se di fronte a eventuali metodi bruschi tutti quanti siano disposti a stare zitti?

Con una media di venti, trenta cooperative per provincia, saranno due o trecento i soggetti interessati ad aderire al piano che Governo e Regione ci vogliono propinare, ma tutti gli altri  milioni di cittadini toscani che ne pensano?

Intanto le stragi si susseguono: è di ieri sera l’attacco kamikaze a Ansbach, 12 feriti; l’attentatore era siriano.

[Paola Fortunati]

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UNA DOMANDA A BIFFONI

Avvocato-sindaco, sa dirci la differenza fra i metodi bruschi della Toscana e i metodi dolci di un signore di nome Erdogan?

Ma è sicuro di essersi davvero laureato in giurisprudenza…?

e.b.

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