antifascismo. LA RISPOSTA CORALE DI PRATO

Bandiere variopinte in piazza delle Carceri in difesa della Democrazia

PRATO. Oltre tremila persone giunte da tutta la Toscana questo pomeriggio hanno gremito con bandiere e striscioni piazza di Santa Maria delle carceri. 

È stata questa la risposta alla manifestazione di Forza Nuova, che nonostante il veto di Questura e Prefettura si è mossa dalla zona della Stazione centrale di Prato fino a piazza del Mercato Nuovo per fare ritorno poi di nuovo alla stazione, sotto la scrupolosa vigilanza delle forze dell’ordine, presenti in massa sul territorio. 

In piazza delle Carceri, nel nome della Costituzione Italiana, forte e chiaro è stato il grido contro tutti i fascismi a sostegno e perenne memoria e riconoscenza di tutti i partigiani che hanno donato la propria vita  in difesa della democrazia.

L’assedio pacifico al Castello dell’Imperatore

Nella piazza pratese c’era rappresentata la galassia di movimenti, associazioni e gente comune, di provenienze partitiche diverse ma unite dall’antifascismo.

Oltre ai portavoce dei vari gruppi promotori della contromanifestazione (e della petizione rivolta  a Prefetto e Questore che chiedeva di non autorizzare il corteo di Forza Nuova) in piazza sono intervenuti tra gli altri il sindaco Matteo Biffoni, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, il giornalista Gad Lerner.

A inizio manifestazione c’è stata la deposizione di una corona d’alloro alla lapide che ricorda le vittime della deportazione. Quindi sono stati letti brani della Costituzione e di altri testi.

C’è stato spazio anche per la musica, con la presenza  del coro d’assalto Garibaldi di Livorno, della banda dell’Anpi di Campi Bisenzio e della street band Fiati sprecati. Dure le critiche nei confronti del Prefetto e del Questore di Prato per il comportamento adottato.

[andreaballi@linealibera.it]

Print Friendly, PDF & Email