FIRENZE. 77 gallerie internazionali propongono non meno di 4.500 opere di varia tipologia tutte accuratamente vagliate dall’autorevole Vetting, la commissione scientifica che conta esperti di ogni settore artistico e consente al compratore di acquistare in sicurezza.
L’inaugurazione ufficiale si è tenuta stamani sabato 21 settembre nel Salone dei Cinquecento alla presenza del Sindaco Dario Nardella e delle autorità cittadine ed è stata preceduta da tre giorni di preview dedicate ai collezionisti e ai direttori dei musei e alla stampa e da una attesissima cena di gala “black tie”. I fuochi d’artificio hanno illuminato l’Arno e Palazzo Corsini il 19 settembre scorso a ritmo di musica.
L’edizione numero 31 segna i 60 anni di attività della Biennale, un traguardo che gli organizzatori hanno voluto festeggiare dando vita alla Florence Art Week, un ricco programma di eventi (inaugurazione il 21 settembre) tutti a portata di una passeggiata nel cuore di Firenze.
Coinvolte 36 gallerie della città che propongono mostre aperte anche la sera, Musei pubblici e collezioni private, 30 boutique del centro storico che accoglieranno i clienti in modo speciale. Strada chiusa in Via Maggio per l’evento “Bellissima” per Biaf.
Una biennale come al solito stupefacente e che merita una visita.
CON SGARBI DAGLI ESPOSITORI
La Biennale dell’antiquariato è sempre un evento fantastico, dove la potenza della sacralità dell’Arte è tale da gettare, a volte, il visitatore nella più completa estasi. Questa volta, però l’estasi è stata disciolta nella sorpresa di un effervescente Vittorio Sgarbi che, al termine della conferenza stampa di presentazione si è gettato nella visita della esposizione. L’abbiamo seguito con curiosità e abbiamo scoperto una ulteriore faccia del poliedrico esperto d’Arte.
Un momento di autentica dissacrazione, con guizzi, lazzi e scoppi, alcuni “cornuto,….stronzo…” e “viva la fica…/ bel culo…” di saluto agli espositori e presenti. Sgarbi è già irriverente nei talk show aperti al pubblico, e dunque, figuratevi come si è sviluppa, se immesso in un ambiente come il Biaf – dove la comunità degli espositori lo conosce e apprezza incondizionatamente, chiamandolo “Vittorio” – ovvero facendolo scendere nel massimo del linguaggio trash e irriverente, più colorito e dileggiante, per chiunque e dovunque. Sgarbi è un personaggio istrionico per definizione e tutti apprezzano la sua brillantezza e la sua irruenza e spregiudicatezza argomentativa – quale autentico show – per come inserito nel contesto di Palazzo Corsini, che non abbiamo mancato di registrare con qualche immagine.
Alessandro Romiti