PISTOIA. La giunta ha approvato oggi lo studio di fattibilità per la realizzazione dell’insediamento dei cittadini rom del Brusigliano nell’area di circa 2 ettari posta al termine di via Ciliegiole.
La necessità di realizzare un nuovo e più adeguato insediamento abitativo per le 16 famiglie attualmente residenti nell’area del Brusigliano è motivata non solo dalla progressiva fatiscenza delle attuali strutture, ma anche dall’esigenza di realizzare, come previsto nell’accordo di programma per il nuovo ospedale, alcuni importanti interventi per il consolidamento dell’argine del vicino torrente Ombrone e di risagomatura delle sponde del torrente Brusigliano, essenziali per la messa in sicurezza dell’area del nuovo presidio ospedaliero della città.
L’accesso all’area sarà garantito da una strada che, partendo dalla nuova viabilità di penetrazione dell’ospedale San Jacopo, attraverserà il terreno attualmente di proprietà della società del Cespevi fino al nuovo insediamento residenziale per i cittadini rom, che sarà inserito in una zona a verde, a disposizione dei bambini e delle famiglie dell’insediamento. Tutti i sottoservizi che serviranno per alimentare le urbanizzazioni del nuovo campo (fognatura bianca e nera, acquedotto, elettricità) saranno predisposti seguendo il tracciato della nuova strada.
La rete fognaria di scarico sarà dotata di un impianto di fitodepurazione, ovvero di un sistema naturale, ecocompatibile, di depurazione delle acque, costituito da un bacino impermeabilizzato riempito con ghiaia e piante acquatiche, la cui azione combinata permetterà di ottenere, all’uscita, esclusivamente acqua depurata a norma di legge, senza alcuna produzione di fanghi. Il sistema funziona in assenza di energia aggiunta e quindi di parti elettromeccaniche.
Oltre alla realizzazione e alla rifinitura della strada di accesso, l’intervento prevede anche la sistemazione del fosso Roccon Rosso, la realizzazione di una cassa di compensazione e la messa in sicurezza idraulica dell’area.
Il completamento dell’intervento prevede la fornitura e la posa in opera di 16 alloggi in legno, secondo i più recenti criteri di bioedilizia. Una volta realizzato il nuovo insediamento, l’Amministrazione stabilirà il canone d’affitto che dovrà essere corrisposto al Comune per i nuovi alloggi e gli stessi cittadini rom residenti dovranno farsi promotori e garanti del rispetto di tutta una serie di regole di convivenza all’interno del nuovo insediamento, per garantirne vivibilità e decoro.
La città si è avviata così verso la definitiva soluzione di un’annosa questione: l’individuazione di una dignitosa sistemazione abitativa per i cittadini dell’insediamento del Brusigliano.
È questo, dunque, un importante progetto, che rientra nel più ampio lavoro promosso dal Comune volto alla piena inclusione ed integrazione di tutti coloro che vivono in città, affinché Pistoia sia davvero città di tutti.
L’intervento permetterà inoltre la messa in sicurezza idraulica dell’intera zona, la bonifica dell’attuale insediamento e la complessiva risistemazione a verde del territorio compreso tra la nuova struttura ospedaliera e il torrente Brusigliano. Allo studio di fattibilità seguirà la più compiuta progettazione tecnica, fino ai progetti definitivo ed esecutivo, che delineerà puntualmente le caratteristiche dell’insediamento, la cui realizzazione sarà finanziata in larghissima parte da fondi regionali (per la gran parte già stanziati) ed europei.
La giunta ha deliberato oggi anche l’atto di indirizzo con il quale dà mandato al Servizio Governo del Territorio di redigere la necessaria variante urbanistica che, una volta redatta, sarà sottoposta all’esame del consiglio comunale.
[quilici – segr. sindaco pt]
CARI COMPAGNI…
AVETE SEMPRE fatto come vi pare e non sarà certo la mia opinione a farvi mutare testa e modi.
Ciò non toglie che io, che non sono pistoiese, che non voto a Pistoia, che non ho interessi qui, non debba dirvi che la scelta del Brusigliano è un insulto alla persona umana e un inno al Lager – e vi garantisco che di Lager me ne intendo bene.
Ma gli invisibili è bene che restino tali anche dinanzi agli occhi dei compagni: basta che non si vedano e non rompano, non disgustino nessuno con la loro inopportuna presenza.
L’integrazione? Bella e santa. A parole. Nei fatti già il titolo di questo articolo (che è quello trasmesso dall’ufficio del Sindaco) è, ai miei occhi, discriminatorio nel punto in cui, parlando di ‘loro’, li definisce «Cittadini Rom».
Ripeto, come sempre faccio, che la lingua non mente. E i lapsus che escono dalla penna la dicono più lunga di quanto si possa presumere e pensare.
Cittadini Rom, uguale diversi. Lasciatemi dire, compagni, che mi sento io offeso al posto di loro: di quelli che sono veri e propri ghettizzati in tutti i modi e con l’orchestrina dell’Arbeit macht frei che suona Rosamunda ogni sera che varcano i cancelli del Brusigliano per la notte in baracca.
Edoardo Bianchini
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