PISTOIA. Il Partito Democratico sta vivendo probabilmente le sue ore più difficili dal momento della sua nascita.
Riteniamo che in questa fase ci sia bisogno di atti di responsabilità, soprattutto da parte di chi in questo Partito e fino a poco tempo fa ha ricoperto e tuttora ricopre incarichi di primaria importanza.
E il primo e principale atto di responsabilità deve concretizzarsi nel più forte ed incondizionato sostegno al segretario reggente Maurizio Martina, che con i suoi ripetuti appelli alla collegialità ha rappresentato al meglio lo spirito originario del Partito Democratico.
Ogni forma di sostegno ha bisogno, per uscire dal formalismo che troppo spesso innerva le nostre discussioni dal livello nazionale a quello locale, di essere concretizzato in comportamenti che non abbiano né come obiettivo, né come conseguenza, la delegittimazione del segretario reggente e dei luoghi istituzionali del Partito, che devono essere liberi di svolgere la funzione di indirizzo politico che lo Statuto assegna loro.
Per tali ragioni, stigmatizziamo con forza e decisione qualunque tentativo, sia esso mediaticamente esplicitato, sia esso riassunto in documenti “di parte”, volto ad anticipare la conclusione di una discussione fondamentale quale quella sul ruolo che il Partito Democratico vorrà giocare nelle settimane e nei mesi a venire.
Dopo l’esito del referendum del 2016, dopo una serie di sconfitte culminata nella debacle delle ultime elezioni politiche, dopo aver tracciato un solco profondo fra il nostro Partito ed il popolo che siamo nati per rappresentare, è ora il momento della serietà.
È il momento di tornare allo Statuto e al Codice Etico, di osservare le regole minime di democrazia interna, di ascoltare l’autorevole voce del Capo dello Stato, che proprio in queste ultime ore ha chiesto ai Partiti di abbandonare gli interessi di parte.
E per farlo è necessario che dentro i Partiti –lo chiediamo soprattutto al nostro- si smetta di perseguire interessi di fazione.
Area Orlando Pistoia
[pd pistoia]
