area ricciarelli. UN PIANO DI RISANAMENTO FINANZIARIO PER SALVARE LA SPES

Cerdini e Mazzeo (Lega): “Dalle macerie prodotte da una precedente amministrazione è nato un capolavoro”

Presentazione progetti Pinqua a Pistoia

PISTOIA. Arriva al termine un percorso di questa maggioranza: l’approvazione del piano di recupero della famosa area Ricciarelli.

La triste storia inizia con l’acquisto della suddetta area con soldi che la Regione aveva stanziato per la ristrutturazione delle case popolari creando grossi problemi alla società Spes (società’ di gestione case popolari Pistoia) in quanto non avendo avuto i fondi non ha avuto la possibilità di ristrutturare tanti alloggi diventati non abitabili (circa duecento).

Hanno lasciato così centinaia di famiglie senza la possibilità di avere un tetto sopra la testa. Una brutta storia giocata sulla pelle di indifesi, in questo caso neanche rappresentati.

La Regione a questo punto ha richiesto indietro i soldi, dopo molti anni, in quanto non utilizzati in maniera appropriata.

Ad oggi la società Spes, a fronte di scelte incomprensibili di certe amministrazioni si trova in difficoltà finanziarie tanto da pregiudicarne l’esistenza.

Per questo motivo il Consiglio Comunale ha approvato un piano di risanamento finanziario con uno sforzo da parte del Comune stesso di un milione e seicentomila euro.

La nostra Amministrazione con il finanziamento del piano Pinqua ha presentato un progetto, deliberato poi dal Consiglio  Comunale, per il piano di recupero dell’area Ricciarelli, con la finalità di costruire 32 alloggi popolari con relativa urbanizzazione.

Dalle macerie prodotte da una precedente amministrazione è nato un capolavoro. Queste le parole del Capogruppo della Lega Francesco Mazzeo alle quali si aggiungono quelle della collega Cinzia Cerdini che rimarca quanto spesso accade di dover rimediare agli errori di chi li ha preceduti, agli errori di chi ha fatto un cosa che non avrebbe dovuto fare, agli errori di chi ha negli anni insabbiato tutto per non far passare male qualcuno e si chiede perché, con i soldi della Regione destinati ai più poveri, a coloro che non avevano la possibilità di acquistarsi un bene primario come la casa, si andò ad acquistare un’area che aveva come destinazione tutto tranne che l’edilizia popolare….

 La risposta sorge spontanea.  Per fare una speculazione edilizia… per comprare, costruire case per poi rivenderle ai ricchi.

 Tracotanza e ignavia hanno caratterizzato “l’incauto” acquisto di quell’area. Per non parlare della vergogna che avrebbe dovuto provare chi sapeva e ha taciuto.

E questa amministrazione che fa? Tira fuori dalla sabbia il marcio, cerca di trovare soluzioni per rimediare al disastro che ha trovato nel momento dell’insediamento.

E la sinistra cosa fa invece di aiutarci a rimediare ai problemi che i loro antenati ci hanno lasciato in eredità?

Si astiene e non vota a favore. Complimenti…

Francesco Mazzeo—  Cinzia Cerdini

consiglieri comunali Lega Salvini Premier

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