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PRATO. La compresenza di cani liberi di correre e altre funzioni, come aree gioco e ciclabili, è impropria e può essere fonte di pericolo per tutti i fruitori.
La compresenza nelle stesse aree verdi non recintate di cani lasciati liberi, bambini, runners e biciclette può essere dannosa per tutti, per questo ieri mattina la Giunta comunale, su proposta dell’assessore alla Città Curata e diritti degli animali Cristina Sanzò, ha escluso la funzione di area sgambatura cani in nove giardini della città che solitamente venivano utilizzati per questo.
Eccoli: in viale Galilei lungo il Bisenzio, sempre lungo il Bisenzio a destra da ponte Datini verso Nord, via di Galceti, via dei Campi a Galciana, area verde presso le mura in via Cavour, giardini di via Curtatone, via di Gherardo e due aree del campone di via Marie Curie.
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“Le aree di sgambatura sono di per sè degli spazi in cui i cani sono liberi di correre, senza guinzaglio — spiega l’assessore Sanzò — Questo ovviamente non si concilia con le piste ciclabili o con le aree gioco che nel frattempo sono sorte intorno a questi giardini.
La compresenza di tutti questi usi è impropria e può essere anche pericolosa. Per questo abbiamo ritenuto di riportare questi spazi solo alla funzione di giardino vero e proprio”.
Qui pertanto i cani dovranno essere condotti al guinzaglio, per non incorrere in sanzioni.
Le aree appositamente create e dedicate agli amici a quattro zampe saranno però recuperate presso il Parco degli Aquiloni e in un’altra porzione dei giardini di via Curtatone: i progetti sono già allo studio dell’Ufficio Verde pubblico e ambiente del Comune.
[cb — comune di prato]