Posso onestamente affermare che dopo aver subito questa “democrazia all’italiana” da decenni, io mi sono schifato? Posso dire che il giochetto della guerra fra bande – destra contro sinistra – con me non attacca più
Requiem per un armistizio ai danni della politica
OTTANT’ANNI DI RIBREZZO
E UN ODOR DI PURO LEZZO
Diciamocelo francamente: questa Italia fa ribrezzo.
Ad una Lorenzin (Pd) corrisponde una Ronzulli (Fi); a una Lollobrigida (Fdi), un Calenda (?); ad un imbecille (Treccani), un cinque stelle.
Datemi un “nemico” politico, un avversario, un competitore; datemi un alter ego, un’alternativa, una ipotesi di mondo nel quale riconoscermi e nel quale sperare, perché questa è Politica.
Allora andrò a votare per sentirmi partecipe e corresponsabile. Ma così? Posso io dirvi, miserabile e miserevole elettore “normale” e pensante, che questa merda io non la voto?
Oggi, 8 settembre e non 29 settembre, data di una magnifica canzone di Lucio Battisti, potrei solo dire che mi vanto di appartenere all’ipotetico popolo “pensante” che sceglie di starsene a casa e non sprecare il suo tempo per sentirsi partecipe di questa democrazia fasulla e scadente, senza valori e prospettive.
Posso onestamente affermare che dopo aver subito questa “democrazia all’italiana” da decenni, io mi sono schifato? Posso dire che il giochetto della guerra fra bande – destra contro sinistra – con me non attacca più?
Posso dire, come da quaranta anni faccio, che questa borghesia figlia delle prostitute proletarie di allora e delle puttane di oggi con i quadrini dei babbi – magari strozzini – e con le case al Forte (dove c’è l’acqua più merdosa d’Italia) mi hanno rotto?
Sì, lo posso dire perché nessuno potrà dirmi di essere andato a suonare il campanello di qualcuno od avere patteggiato favori o prebende.
E come me, tanti. Se alcune persone, purtroppo per loro, hanno creduto che qualche cialtrone, bardato da onorevole, oltre a prestazioni orali intendesse fare anche il suo dovere di rappresentante del popolo e dei suoi bisogni a livello locale, bene, si debbono ricredere. O sono cretine.
Nonostante tutto, da illuso della politica, vorrei pensare di essere in errore e, quindi, gradirei che qualche “nominato” dalla politica che andrà a sedersi in quelle aule sorde e grigie del futuro parlamento, mi dicesse quali azioni hanno intrapreso a beneficio del nostro territorio durante il loro mandato di “papponi”.
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Hanno acceso riflettori sul problema Ville Sbertoli:
1. Una magistratura fuori controllo che istruisce cause dai costi milionari, ma non si accorge che un suo adepto favorisce l’immigrazione clandestina?
2. Un vescovo (che è cittadino italiano e che vota) che favorisce lo sconcio di Vicofaro, del quale il non-prete è incolpevole, ma non il questore ed il prefetto, che sono i responsabili dell’ordine pubblico?
Potrei continuare, ma fate un po’ come vi pare. Qui non c’è destra e sinistra. Qui c’è solo merda.
Democratica, naturalmente.
Felice De Matteis
[redazione@linealibera.it]