ARRESTI IN FAR.COM. SIMONA LAING: «NON STO COPRENDO NESSUNO. HO SOLO IL TORTO DI AVER VOLUTO SOLO CHIAREZZA E DA SUBITO!»

Simona Laing, Presidente Far. Com
Simona Laing, Presidente Far. Com

PISTOIA. Sull’onda della voce che si è diffusa fin dalla prima mattina circa un’eventuale guerra di trincea del centrodestra, oggi, in consiglio, sul caso Far.Com e ladrocinii vari, soprattutto – sembra – addossati, quasi come dirette responsabilità, alla Presidente dell’azienda, alzo il telefono e chiamo Simona Laing. La trovo serena, ma anche irritatissima per quanto sembra si sia sparso sulla rete, in facebook, a partire dalla pagina di Alessio Bartolomei e relativi incauti commenti.

“Sono semplicemente indignata – mi dice –. Non avrei mai immaginato che si potesse fare tanta confusione e alzare tanta polvere, visto anche cosa ha dichiarato lo stesso Questore Maurizio Manzo, che mi riconosce (così è stato scritto) «la piena collaborazione di Far.Com e della sua presidente Simona Laing». Fino a prova contraria – sottolinea la dottoressa – Simona Laing sono io: per cui non capisco assolutamente come si possa sostenere un’impalcatura di illazioni che tendano ad accreditare una mia volontà di nascondere qualcosa o di coprire qualcuno. Roba, veramente, da fuori di testa”.

Ma come si è mossa tutta la faccenda? Qual è stata la dinamica degli eventi?

“Mi ero avvista che qualcosa non andava in una farmacia periferica di cui la dottoressa ai domiciliari era direttrice. Un Sindaco mi ha telefonato (e non una sola volta) e mi ha fatto sapere che la gente del posto non era affatto contenta del servizio svolto. È stato a questo punto che ho iniziato a volerci vedere più chiaro. Ho visto che la dottoressa appariva stanca e dato che aveva già maturato sufficiente anzianità di servizio, le ho chiesto di pensare seriamente di prendere la via del riposo… È coprire responsabilità, questo, o è, invece, il cercare di risolvere un problema?».

Ma la cosa com’è venuta a galla, in concreto? Quali sono stati i passi per cui si è giunti alle indagini della Procura e ai domiciliari?

“Dopo lo spostamento della dottoressa su Pistoia e poi fuori Pistoia, da altri campanelli di allarme ci eravamo avvisti che qualcosa continuava a non andare. Troppi farmaci scaduti o prossimi alla scadenza… È inutile – aggiunge la Laing irritata – che Bartolomei e i lettori che commentano il suo facebook, si pongano domande strumentali, adombrando che ho fatto di tutto per nascondere e mettere la polvere sotto il tappeto buono del salotto. Devono sapere, tutti, che sono stata proprio io a salire le scale della Procura di Pistoia e a consegnare un esposto informativo al dottor Grieco. È partito tutto da lì. Da me. Credono, forse, che sia possibile addossarmi delle responsabilità alla luce di tutto questo?”

Cosa pensa di fare, dottoressa…?

“Credo di poter aspettare serenamente lo sviluppo dei fatti: ma non starò certo a vedere girando i pollici e lasciando che il centro-destra, che non ha avuto il coraggio di far parola su altri guai ben più gravi, come ad esempio quelli delle vicende degli infermieri dell’Asl3, giochi ingiustificatamente, e in maniera ben poco corretta, al massacro con me che, da quando sono in Far.Com credo di avere raggiunto ottimi risultati sotto tutti i punti di vista ed è stato anche riconosciuto dalla mia recente riconferma alla presidenza dell’azienda”.

Simona Laing lascia intendere che non disdegna affatto di valutare perfino una possibile azione contro una campagna di sospetti che potrebbero avere l’odore della denigrazione o della diffamazione.

“Sono stata perfino fatta segno di accuse di mobbing da parte della dottoressa ai domiciliari. E c’è perfino chi, commentando Bartolomei, se ne fa scudo per aggredirmi… Si decidano – conclude la Presidente –. Decidano se sono una che copre le magane o invece una che vuole la chiarezza. Non è molto logico, a pensar bene, che io possa voler coprire colpe e responsabilità, quando è proprio la persona finita ai domiciliari ad accusarmi di mobbing: in fondo, se le avessi nascosto davvero gli scheletri nell’armadio, non credete che avrebbe avuto tutte le ragioni per essermi solo grata, anziché trascinarmi dinanzi al giudice? Ci pensi bene la signora Semplici che chiacchera a vuoto, e solo perché ha la bocca, sul facebook di Bartolomei…”.

E con queste parole Simona Laing mi saluta.

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