Bambini, insegnanti e famiglie assieme per integrare culture diverse
PRATO. Una visita guidata in centro storico alla scoperta di monumenti ed edifici storici della città, accompagnati da insegnanti e famiglie. È iniziato così l’anno scolastico ad Ars Genius, l’istituto d’infanzia e primario bilingue che da quest’anno vede la presenza negli spazi di via delle Fonti anche di Dreamers’ Nook (Cooperativa Sentieri).
L’idea è stata quella di fare conoscere ai bambini la storia e la cultura di Prato attraverso il divertimento, guidati dalle spiegazioni di ArteMia. Non solo. Con la presenza dei genitori si è cercato subito di fare conoscere le famiglie, così da creare immediata sinergia e integrazione.
Quest’ultimo tema è particolarmente centrale nell’insegnamento di Ars Genius che da questo settembre ha nelle proprie classi bambini italiani, cinesi, russi e di vari paesi europei. Un incremento aiutato anche dal riconoscimento di scuola paritaria da parte del ministero. “L’idea è quella di organizzare un’uscita assieme a bambini e famiglie una volta al mese – spiegano Paolo Malpaganti, Paolo Calusi e Paolo Fissi della direzione di Ars Genius —.
Non solo classiche passeggiate in città, ma anche per conoscere realtà fuori provincia, fuori regione e all’estero. L’idea è quella dell’internazionalità e di mostrare dal vivo agli studenti i metodi di insegnamento che vengono portati avanti fuori Italia. La presenza dei genitori, invece, serve a unire le classi e a dare a ogni famiglia la possibilità di conoscere culture differenti”.
Questa settimana in via delle Fonti è iniziata anche la didattica vera e propria. L’obiettivo è stato quello di fare conoscere l’ambiente ai bambini: le classi dell’infanzia sono quattro gestite in collaborazione con la Cooperativa Sentieri, quelle della primaria sono cinque.
Le materie (come ad esempio geografica, storia, arte, musica, scienze) vengono tutte insegnate in inglese fatta eccezione di matematica. Fin dalla prima elementare si fanno pure laboratori di lingua cinese, per poi dalla terza istituire una vera e propria lezione in pianta stabile. Le insegnanti sono tutte madrelingua: italiane, inglesi e cinesi.
“I numeri in un solo anno sono aumentati più di quanto potessimo immaginare – concludono Fissi, Calusi e Malpaganti —. Questo da un lato ci riempie di soddisfazione e dall’altro ci dà la voglia di continuare a migliorare per assicurare alle famiglie un’offerta sempre più completa”.
Ricordiamo infine che da questo settembre si è rafforza la collaborazione con la Provincia di Prato che ha preso altre sei aule per due anni in via delle Fonti, arrivando così a una messa a disposizione totale di 11 aule per le classi superiori del territorio.
[de biase — ars genius]