PISTOIA. Il nostro Novecento non piace a Flavio Bartolozzi. Se n’è parlato qualche tempo fa, ma all’artista pistoiese non è andata giù di essere un “non-profeta in patria”.
Pistoiese – dice – non è gradito ai suoi concittadini? E quali sarebbero i motivi di questa scelta escludente?
Eppure è rappresentativo: ha realizzato opere che sono state poste al Tempio di don Siro Butelli e nella chiesa di San Paolo (poi fatte rimuovere dal Vescovo Scatizzi).
Ha realizzato anche il monumento di piazza San Lorenzo: ma tale area – sostiene Bartolozzi, un proletario-borghese, come ama definirsi – non sembra particolarmente gradita alle amministrazioni di Pistoia.
Gli storici dell’arte e i critici locali dimenticano troppo volentieri il suo nome. E in effetti viene da pensare che davvero Il nostro Novecento sia, di nome e di fatto, come quello che abbiamo vissuto noi, nati nella prima metà del secolo scorso: escludente, settario e razzista.
C’è qualcuno che ha il coraggio di dire di no rispetto a Flavio Bartolozzi? Se c’è, si faccia avanti…