arte o non arte. VOGLIAMO SPOSTARE LA LUNA?

La luna nel pozzo [associazione9cento.wordpress.com]
La luna nel pozzo [associazione9cento.wordpress.com]
PISTOIA. Tra gli argomenti all’ordine del giorno del consiglio comunale di lunedì prossimo, 8 febbraio – oltre al completamento dell’iter per il varo del regolamento per l’affidamento dei lavori in economia che occuperà buona parte della giornata –, c’è una mozione recidivante, per così dire, quella di Andrea Betti di Spirito Libero e Carla Breschi del Pd, intitolata “le maioliche del Della Robbia e la ruggine di Ruffi”.

Torna alla ribalta il tema di un’opera d’arte moderna inserita in un contesto cinquecentesco, già molto importante e significativo a cui è venuto meno il pozzo originale, che si trovava nella piazza dove adesso c’è la “luna coperta di ruggine”, e che è andato irrimediabilmente perduto.

La città dibatte dal 1999, anno in cui fu collocata la luna di Ruffi, sulla opportunità di quella scelta. Molti rifiutano anche la possibilità di contemperare le esigenze dell’espressione di arte moderna con la grandezza del fregio robbiano, altri reputano che la luna in ferro courtain appaia semplicemente rugginosa e quindi inadeguata a fare da ornamento a una bella e antica piazza.

Gianni Ruffi
Gianni Ruffi

Tanti pistoiesi si sono lamentati nel corso di questi anni chiedendo a più riprese la dislocazione dell’opera, cui è comunque riconosciuto valore artistico, in luoghi periferici, meno contaminabili da nuove istanze.

Di fronte alla proposizione della prima mozione sempre ad opera del consigliere Betti, l’allora Assessore Ginanni rispose senza indugio che la luna sarebbe rimasta dove era stata posta nel 1999, a seguito di una scelta precisa.

Queste le parole dell’Assessore Ginanni dalla rassegna stampa del Comune dell’epoca (16 marzo 2011): “La luna nel pozzo non è nata indipendentemente dal luogo. Si sapeva che in quel punto esisteva un pozzo.

“La scultura è dunque una reinterpretazione del passato in chiave del presente. Essa dà il senso della quotidianità e del sogno di una città, forse di una sana illusione. La ruggine fa parte dell’opera ed è interessante il dialogo che essa intrattiene con le maioliche”.

Checché se ne pensi – a noi per esempio la luna di ferro courtain piace moltissimo e proprio lì dove sta, ma è solo un fatto di gusto personale – siamo quasi certi che se, per qualche inopinato ragionamento di là da venire, alla fine la luna di Ruffi fosse rimossa da Piazza Giovanni XXIII (che non si capisce perché non abbia mantenuto il nome di piazza del Ceppo, ma anche qui è questione di gusti) ci sarebbe un gran levarsi di lamentazioni, critiche e obiezioni sia perché la piazza risulterebbe stranamente sguarnita e poi perché Pistoia, inutile negarlo, è la città della polemi(c)a.

[Paola Fortunati]

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5 thoughts on “arte o non arte. VOGLIAMO SPOSTARE LA LUNA?

  1. Signora Paola, io ho assistito allo scontro fra le “statuine” e “la luna”.
    Dunque, per quel che mi ricordo le statuine dicevano alla luna: ” ma che ci stai a fare costì,ma lo vedi quanto sei brutta e inopportuna! Pensi che i turisti vengono in Piazza del Ceppo ( dicevano così, non Giovanni XXIII°) per vedere te? Vengono per vedere noi e vengono da secoli; per piacere levati dai cabbasisi ( anche le statuine vedono Montalbano, evidentemente).
    La Luna ha risposto : ” so di fare un pò schifo ai pistoiesi, ma io che ci posso fare? Mi avevano garantito che mi avrebbero buttato nel pozzo ma evidentemente chi me lo ha detto doveva essere un bugiardo. Probabilmente un assessore alla cultura del comune. Ditemi cosa devo fare, per piacere!”
    Risposta delle statuine: ” Vafaff……” I grillini erano ancora “davvenire”!

  2. Su piazza del Ceppo ci sarebbe tanto da dire, a partire dalla scalinata per accedere al loggiato, originariamente in antica pietra serena lavorata, con gradini larghi, sostituita qualche anno fa con dei gradini parallelopipeidali che hanno tutta l’aria di essere realizzati in conglomerato, per arrivare alle pietre del lastricato: sostituite quelle vecchie di vari secoli, ancora integre con pietre nuove, dopo non più di 3 o 4 lustri, nella parte ove passa il traffico si sono letteralmente disintegrate.
    Riguardo il manufatto siderurgico di cui si parla nell’articolo, a me non piace, ma non sono un esperto di “qultura”, forse non lo capisco e questo è solo un mio problema, osservo infatti che l’artista ha validi estimatori in città, dato che anche il giardino volante di recente è stato arredato con manufatti della stessa mano.
    Concludendo:”Vogliamo spostare la luna?” magari!!!

  3. Buon giorno Paola e buon giorno a tutti…vedete, voi non capite la questione di fondo. Mo ve la dico io che sono accurturato: la LUNA è un non senso. Lì ci doveva stare il DITO, che da sempre caratterizza la cifra politica dei nostri rappresentanti che lungi dall’andare al sodo delle questioni, prediligono indirizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sul DITO che indica la LUNA. Mi sembrerebbe quindi più onesto metterci un bel dito medio in bronzo massiccio che rappresenta molto bene il rapporto di stima e fiducia reciproca che intercorre tra cittadini e governanti, regalando la LUNA al Pecci di Prato (a dimostrazione che non riteniamo i cinesi esseri inferiori)

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