arte. PECCI CON WALLINGER

 

I sassi sono prelevati dal Bisenzio e installati

PRATO. L’artista inglese Mark Wallinger è arrivato a Prato con una serie di installazioni componenti una collezione davvero esclusiva dal titolo onomatopeico “Mark Wallinger Mark”.

 

Autoritratti in variazione

Ci fermiamo quindi con le – sempre scarne – considerazioni invitandovi a “marcare” anche voi il Centro, preferendo se possibile una visita guidata di qualche preparatissima guida alla lettura delle installazioni.

Abbiamo ascoltato bene le note di commento della gentile e preparata Lucia che ci ha accompagnati nella visita e, proprio con riferimento alla “interpretazione” riferitaci della Direttrice, osserviamo che la metafora del moderno Gesù (apre l’esposizione nella prima stanza) è sì certamente pertinente e appropriata all’intenzione della rappresentazione dell’umana sofferenza.

Questa è bene rappresentata nell’iconografia dell’uomo in resina, ma l’associazione tra tale sacra figura e l’auspicio di affermazione di una ideologia gender è decisamente stravagante, se non blasfema.

Cosa avrebbe detto Cristo dell’utilizzazione della sua immagine in tale connessione argomentativa, anche se certamente inserita nel contesto di una interpretazione di cotanto artista?

[Alessandro Romiti]

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