PISTOIA. Nei giorni scorsi, durante la seduta del Consiglio Comunale, è stata approvata la mozione proposta dai consiglieri FdI per chiedere la libertà di Asia Bibi.
Asia è la donna pakistana di fede cristiana che nel 2010 fu condannata per blasfemia dopo essere stata ingiustamente accusata dalle compagne di lavoro di aver offeso il profeta Maometto, e che, assolta il 31 ottobre 2018 dopo un lungo periodo di maltrattamenti e violenze in carcere, è stata costretta fino a domenica a nascondersi in un luogo segreto in Pakistan per proteggersi dalla furia dei gruppi islamici integralisti che, contrari alla sentenza definitiva di assoluzione, hanno presentato ricorso volendola morta.
La legge sulla blasfemia prevede in questo Paese il carcere a vita per chi offenda il Corano o ne danneggi una copia oppure la pena di morte per chiunque oltraggi il nome o la persona di Maometto; pur essendo valida per tutti — quindi anche per i musulmani — la legge viene utilizzata contro le minoranze religiose, in particolare per impedire la diffusione del cristianesimo, dando luogo a sistematiche persecuzioni.
Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione della mozione da parte del Consiglio Comunale, che impegna il sindaco ad attivarsi nelle sedi opportune per contribuire alla concessione immediata dell’asilo politico da parte del nostro Paese e a diffondere la richiesta di liberazione definitiva di Asia attraverso l’apposizione di uno striscione sulla facciata di Palazzo di Giano e attraverso tutti i canali di comunicazione ufficiale dell’amministrazione comunale, condannando in questo modo una legge incivile, per combattere la quale hanno già pagato con la vita due figure istituzionali pakistane, il governatore dello Stato del Punjab Taseer e il ministro per le minoranze religiose Shahbaz Bhatti.
Siamo altresì felici di apprendere che il ricorso degli integralisti è stato respinto dalla Corte Suprema.
Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia-Pistoia