PISTOIA. Leggere i comunicati della Asl è come fumare con il bocchino una sigaretta con il filtro: non fa male, ma non ti arriva niente.
Il sig. Bonacchi che ieri ha commentato ruvidamente l’ultimo comunicato della Asl (vedi qui), tradisce il suo essere fumatore di sigaro Toscano senza filtro e/o tanto meno munito di bocchino.
Niente da dire sul fatto, di per sé positivo, riportato dal comunicato Asl pubblicato da noi con il titolo di: A 102 anni in piedi dopo quatto giorni dall’intervento al femore.
Siamo, ovviamente tutti felici – e venga letto senza ironia –, di apprendere che, la sicuramente arzilla e simpatica bisnonna, etichettata dalla Asl, applicando il filtro del politically correct, come paziente e “grande anziana”, sta bene.
Aperta parentesi: dire vecchio o vecchia è dispregiativo? Rappresentare le cose per quello che sono e senza filtro, restituendo alle parole il proprio significato e “colore” è offensivo? Sicuramente è pericoloso, perché tutto deve essere piatto, tutto deve essere uniformato e livellato verso il basso. Chiusa parentesi (quadra come il cervello di chi la pensa così).
Opiniamo sul fatto, come evidenzia il lettore, che la realtà è fatta anche di altro e di vicende purtroppo meno liete.
Vicende che l’Asl – che ci dicono essere un’azienda sostanzialmente privatistica nelle forme e nelle modalità di perseguimento delle finalità pubbliche che le sono proprie – spesso, così ci sembra, non tratta affatto (vedi Suddito, paga e zitto!).
Proviamo ora a immaginare la cronaca della sanità senza Linee Future, e con le sole notizie col filtro e il bocchino, dei comunicati aziendali-privatistici della Asl.
Per farlo basta collegarsi al sito web nell’area dedicata ai comunicati stampa. Un’area non proprio aggiornatissima e ferma al mese di maggio, anche se i comunicati sono comunque fioccati anche a giugno.
Per sapere quello che la Asl comunica ci si deve necessariamente affidare alle ricerche sul web. Non sempre infatti i comunicati stampa vengo inviati a tutti – e anche questo non solo è un limite oggettivo, ma è pure l’omissione di un preciso dovere da parte di chi lavora come gioanlista al soldo dell’Asl: e questo lo si può constatare leggendo attentamente la Carta dei doveri del giornalista degli uffici stampa.
Ecco che quindi che la chiusura di interi reparti ospedalieri, come quello del Pacini di San Marcello, ora non più ospedale, è, per l’Asl 3 e i suoi Dèi e famuli, un «potenziamento».
La chiusura della Pediatria di Pescia è una “semplice operazione di riorganizzazione” dei servizi territoriali.
Oppure gli indicatori sanitari del Mes, resi noti dalla Scuola Superiore Sant’Anna Pisa (vedi), sono, nelle comunicazioni Asl, «complessivamente positivi».
Ogni comunicato meriterebbe un approfondimento specifico. Qui ci limitiamo a segnalarne solo alcuni:
- Venerdì 9 gennaio 2015, il Piot, Presidio Integrato Ospedale Territorio, di San Marcello, era (vedi qui) addirittura un modello esportabile in altre realtà. Quattro mesi dopo però il Mes boccia senza appello l’integrazione ospedale-territorio della Asl 3 Pistoia (vedi Linee Future qui).
- Il 20 gennaio 2’15, sempre all’ex Ospedale di San Marcello viene portato dal 118 al “Pronto Soccorso”, Ivano Vivarelli di Gavinana con un ischemia in corso, e dimesso senza riscontrare problemi neurologici: è spirato tre giorni dopo a casa, ma è solo un “caso” mediatico (vedi comunicato Ponticelli qui).
-
Il 30 dicembre 2014 i cittadini promuovono il pronto soccorso del San Jacopo. I fortunati 296 cittadini estratti a sorte per essere intervistati, rappresentano non solo il totale del campione ma addirittura lo superano con il 103,3% di copertura? Ma 103,3% di cosa? (vedi Ponticelli qui). Gli indicatori Mes di maggio dicono però il contrario (vedi Linee Future qui).
- Il 30 ottobre 2014, per il “comunicato” (vedi qui) senza data della Asl e su carta bianca (come si definiscono i comunicati redatti dagli addetti stampa che dovrebbero contenere i riferimenti essenziali dell’organizzazione che li emette tra cui logo dell’azienda, e su cui dovrebbero comparire data, ora e luogo di emissione? Annuncio, circolare, bollettino, relazione, rapporto o altro?), ci sono meno ingressi ripetuti nelle strutture ospedaliere. Sempre il Mes tramite il Sant’Anna smentisce i proclami ufficiali.
- Le sale operatorie del San Jacopo sono poi tutte operative: ma è davvero così? I dati forniti in questo comunicato del 2014 sono, come al solito, parziali e non permettono di fare raffronti (vedi qui).
Una sanità, un’Asl e un Ospedale in cui è sempre festa, con tanto di bande, concerti e compleanni, sempre scrupolosamente e doviziosamente documentati dal cosiddetto ufficio stampa aziendale (vedi qui, qui, qui ecc.. ecc..) perché, come diciamo noi di Linee Future, “tutto va ben, madama la marchesa”.
Ma soprattutto, voi lettori, …non fumate senza filtro: nuoce gravemente alla salute e alle coronarie!
Fino a che i valutati intratterranno rapporti più o meno stretti coi valutatori, continueranno a suonarsele e cantarsele da soli…