asl 3. DISDIRE LA PRENOTAZIONE RENDE DISPONIBILE LA PRESTAZIONE AD ALTRI

PISTOIA. Diversi cittadini della provincia di Pistoia in questi giorni si vedranno recapitare a casa la lettera della Ausl3 con la richiesta di pagamento per la mancata disdetta di un esame diagnostico o di una visita specialistica.

Si ricorda infatti che dal 2006, il Servizio Sanitario Regionale, con una specifica delibera, ha previsto che se il cittadino non può presentarsi all’appuntamento nel giorno e nell’ora prenotata deve disdire la prenotazione almeno 48 ore prima della data prenotata. Ciò consente di rendere disponibile la prestazione per un altro cittadino.

Per annullare una prenotazione basta comunicarlo ad uno degli sportelli Cup presenti nei presidi territoriali (i numeri sono sul sito aziendale www.usl3.toscana.it), al Telecup (numero verde 848 800 709) o in alternativa recandosi di persona agli sportelli.

Il cittadino che non si presenta all’appuntamento o non lo disdice nei tempi previsti, è tenuto, anche se esente, al pagamento del ticket della prestazione specialistica e di diagnostica.

L’annullamento della sanzione amministrativa per mancata disdetta può avvenire in presenza di casi particolari e specifici (richiamo sul posto di lavoro, nascita di un figlio, incidente stradale ecc.) per i quali dovrà essere prodotta la necessaria documentazione.

Per informazioni e chiarimenti i cittadini possono rivolgersi ai seguenti numeri telefonici: 0573 352503 – 0573 352501 dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 13 oppure scrivere alla casella di posta elettronica: recuperocrediti@usl3.toscana.it.

Inoltre sul sito della Ausl3 www.usl3.toscana.it è stato attivato nella sezione “come fare per” è stato attivato un link – “Mancata disdetta prenotazione sanitaria” dove il cittadino può trovare le istruzioni per il pagamento e le eventuale deroghe.

[ponticelli – asl 3 pistoia]

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sempre dalla parte di rossi

FAR BENE L’AMORE FA BENE ALL’AMORE

 

 

UNA VECCHIA pubblicità di preservativo diceva proprio questo. Come l’Asl 3 di Pistoia ricorda accuratamente a tutti i pistoiesi stupidi e indisciplinati – che si divertono a non andare a visita senza avvertire, liberando così i posti per altri pazienti in lista purgatoriale di attesa – che essere bravi e ubbedienti bambini dell’asilo di suor Oliva aiuta il prossimo tuo come te stesso.

Ci manca solo che, con una nuova delibera del Santo Rossi, la Regione decida di dare delle bacchettate con una verga di bambù – la vecchia e famosa «canna lindia» – perché farà ancor meglio a tutti e così Sant’Enrico potrà:

• dare con più certezza la colpa delle liste di attesa a quei poveri dementi che non si presentano e non avvertono e che, perciò, danneggiano i loro compagni-paria
• insegnare il galateo alla gente toscana (che peraltro continua a votare questi «personaggetti» alla De Luca di Crozza) con pervicace ostinazione
• creare un popolo che, dopo aver puppato a una palla di seggiola, obbedirà senza fare domande

Appena pubblicato un intervento di un nostro lettore (vedi sanità & liste di attesa. AMMALATEVI, CHE VI CURIAMO NOI (NEL TREMILA), èccoti subito a bomba[-Renzi] l’ultimo album di La voce del padrone.

Ma che schifo questa sanità. Che schifo questa Toscana. Che schifo questa politichetta educante per bambini dementi che vuole per forza farci capire a mazzolate – come del resto fa Renzi ogni giorno – che i cretini e gli stronzi non sono loro, ma noi e filosoficamente “in quanto tali”!

Noi che non abbiamo ancora capito (siamo duri, eh?) che chi comanda ha democraticamente sempre e comunque ragione – e lo fa solo per il nostro bene…

e.b.

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Ma per esprimere una nostra opinione, dobbiamo chiedere il permesso anche se la stampa non è soggetta a autorizzazioni o censure, o le regole del gioco sono cambiate grazie al Pd?