PISTOIA. Le posizioni organizzative, che hanno la funzione di coordinare l’attività di servizi e uffici di particolare rilevanza, con un alto livello di autonomia di gestione ed organizzazione, nell’Azienda sanitaria pistoiese sono corrispondenti alle reali esigenze operative e per questa ragione ne sono state individuate complessivamente 84 tra sanitarie, amministrative, tecniche e sociali (il totale dei dipendenti è pari a 3.043 unità).
“È sbagliato rappresentarle come un semplice riconoscimento economico e lo è ancor di più affermarle ‘ad personam’ anche perché, per la prima volta a Pistoia, esse sono e saranno assegnate dopo un avviso pubblico e in relazione a dimostrate e verificate capacità professionali” chiarisce il direttore amministrativo (Da) Luca Cei, rispondendo alle perplessità manifestate, nei giorni scorsi, sullo specifico argomento, da parte di organi di informazione e di una organizzazione sindacale.
“Le posizioni – prosegue il Da – sono un riconoscimento alla professionalità espressa dal personale della Asl di Pistoia e dai suoi quadri, che in due anni e mezzo hanno assicurato l’apertura del nuovo ospedale con un uso assai ponderato delle risorse, il mantenimento del pareggio di bilancio, la riconduzione della spesa del personale nei propri limiti e hanno accompagnato, con alto senso di responsabilità, una riorganizzazione complessiva dell’intero assetto organico aziendale che ha determinato la riduzione di diverse posizioni di struttura complessa (in particolare, nel settore tecnico ed amministrativo), l’investimento in settori scoperti, l’eliminazione delle duplicazioni di ruoli e introdotto sinergie e integrazioni tra le zone di Pistoia e Valdinevole in base a una programmazione innovativa ed integrata approvata dai Sindaci, che già guarda con fiducia al futuro e alla riorganizzazione delle aziende sanitarie”.
Il direttore amministrativo sottolinea poi che l’assetto è stato deciso dopo un lungo percorso di concertazione compiuto insieme alle organizzazioni sindacali, compresa la stessa Uil, che non hanno mancato di proporre loro specifici contributi di valorizzazione del personale.
Quanto alla valutazione, viene evidenziato che è espressamente previsto nel nuovo regolamento che gli incarichi precedenti saranno riconfermati solo dopo il conseguimento di una valutazione positiva dell’operato precedente e che, in casi di risultato negativo accertato, la posizione organizzativa venga revocata.
Infine, per la prima volta, nell’assegnazione di questi incarichi sono stati adottati criteri di merito che confermano l’indirizzo, fortemente voluto dal direttore generale Roberto Abati, di voler utilizzare in tutte le scelte di carattere organizzativo, principi oggettivi in uno scenario di corretto uso delle risorse pubbliche – le posizioni organizzative sono finanziate da uno specifico fondo di riserva – con un bilancio aziendale sostanzialmente in pareggio che oggi permette alla direzione aziendale di dare dei riconoscimenti al personale.
[ponticelli – asl 3, lunedi 13 aprile ore 15:30]