asl toscana centro. I CASCHI CHE SALVANO I CAPELLI DALLA CHEMIOTERAPOA

Donati all’oncologia del San Jacopo dalla M.G.M. Motori Elettrici SpA. L’apparecchio consegnato dalle dipendenti dell’azienda di Serravalle pistoiese all’ospedale

Donazione San Jacopo – Caschi chemioterapia

PISTOIA. Anche al San Jacopo è arrivata l’importante apparecchiatura per prevenire la caduta dei capelli nelle pazienti sottoposte a trattamento chemioterapico. L’apparecchio è stato donato dalla ditta MGM Motori srl di Serravalle pistoiese alla struttura complessa di Oncologia Medica diretta dal dottor Mauro Iannopollo e per la parte infermieristica coordinata dalla dottoressa Mariella Margelli, alla presenza del Presidente della Sds pistoiese Anna Maria Celesti e del direttore sanitario del presidio Lucilla Di Renzo.

Per la direzione infermieristica erano presenti Marco Capacci e Elena Franchi. Hanno partecipato anche i direttori delle strutture di ginecologia e radioterapia, rispettivamente i dottori Pasquale Florio e Marco Stefanacci.

È intervenuto anche il sindaco del comune di Serravalle pistoiese Piero Lunardi.

L’apparecchio, dotato di sistema refrigerante del cuoio capelluto, è stato posizionato all’interno del Day Hospital Oncologico. Lo ha consegnato la dottoressa Lucia Ghieri, titolare dell’Azienda M.G.M. insieme alle dipendenti Maria Ester Equi, Marianna Bonechi, Cristina Mangiantini, Monica Lencioni e Paola Giglioli.

“Grazie a questa donazione anche i pazienti oncologici dell’area di Pistoia e Pescia potranno disporre di tale sistema che, già applicato in altre realtà del Dipartimento, riduce significativamente il rischio di alopecia. Lo strumento arriva a termine della campagna “Ottobre Rosa” a favore della prevenzione del tumore al seno, ponendosi come opportunità per le donne che si accingono ad iniziare un trattamento chemioterapico.

In tal senso il Gruppo Oncologico Multidisciplinare per i tumori della mammella coordinato dalla dottoressa Ilaria Pazzagli potrà disporre di un nuovo strumento nel percorso di cura”,— ha commentato la dottoressa Luisa Fioretto, direttore del dipartimento oncologico Aziendale.

L’azienda MGM, specializzata nella produzione di motori elettrici, è stata coinvolta emotivamente verso il reparto oncologico perchè recentemente due dipendenti si sono ammalate di tumore.

La dottoressa Ghieri, che dirige l’Azienda insieme ai fratelli Edoardo e Francesco, ha spiegato con emozione le ragioni che hanno li hanno condotti alla donazione: “la nostra azienda da sempre conta sulla collaborazione con il personale femminile, scelto non per quote rosa o favoritismi, ma perché le dipendenti MGM sono le migliori professioniste che il mercato del lavoro ci ha offerto.

Purtroppo però alcune nostre dipendenti hanno dovuto affrontare problemi oncologici e avendo vissuto da vicino questa esperienza, si è sviluppata in noi una delicata sensibilità a riguardo. Per sostenere il desiderio profondo di poter contribuire alla lotta ai tumori abbiamo deciso quindi di agire concretamente con la donazione di due caschi connessi al macchinario. Siamo entusiasti di aver collaborato con l’ospedale di Pistoia per realizzare la donazione che esprime l’affetto radicato che nutriamo per il nostro territorio.”

Ha sottolineato la Presidente della Sds: “l’alopecia è uno degli effetti collaterali più frequenti e indesiderati della chemioterapia: è il più temuto, soprattutto dalle donne alle quali crea profondo disagio e talvolta vergogna. Aver dotato l’ospedale di Pistoia di un macchinario così importante incoraggerà ulteriormente le donne nell’intraprendere le cure necessarie. Ringrazio sinceramente la ditta MGM perché ancora una volta si dimostra come il nostro territorio sia ricco di persone con sensibilità e generosità”.

“Anche il nostro Ospedale come quelli di Prato, Empoli e il Santa Maria Annunziata a Firenze, può finalmente offrire questo importante macchinario e ringrazio l’Azienda MGM, anche a nome della direzione generale. L’apparecchiatura entra a far parte del percorso assistenziale della patologia tumorale: la perdita dei capelli è spesso vissuta in modo doloroso da parte delle donne e prevenirne o ridurne la caduta, è stato dimostrato, determina un comportamento più positivo delle pazienti verso le terapie che è uno degli aspetti fondamentali nella lotta al tumore”, ha dichiarato la dottoressa Di Renzo.

Come funziona il casco. Il sistema è dotato di una unità compatta a cui è collegata la cuffia refrigerante. La refrigerazione del cuoio capelluto è un trattamento semplice che può prevenire l’alopecia causata da alcuni farmaci chemioterapici.

L’utilizzazione della refrigerazione si è rilevata efficace contro l’alopecia e può consentire di conservare la massima quantità di capelli o addirittura la capigliatura integrale.

Il sistema di refrigerazione è stato progettato per essere facilmente utilizzato dai team infermieristici e medici che al San Jacopo hanno seguito lo specifico corso di formazione.

La refrigerazione del cuoio capelluto arriva ad una temperatura che oscilla tra i 0° e i -4° e sono circa 3 le ore complessive del trattamento.

[ponticelli — asl toscana centro]

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