ASL3, PRENOTAZIONI E LISTE DI ATTESA: VIAGGIO NELLA SANITÀ DELLE NEBBIE

La sede Asl di viale Matteotti
La sede Asl di viale Matteotti

PISTOIA. Qualche tempo fa mandai a Line Future, gentilmente ed immediatamente pubblicato, un intervento in cui, dati (e date) alla mano segnalavo l’enormità dell’attesa per ottenere una visita specialistica gastroenterologica a livello ospedaliero. Successivamente ho letto interventi di altre persone, di cui ne ricordo in particolare uno che segnalava le stesse enormi attese per ottenere una visita cardiologica.

Mi sono allora impegnato per capirne di più e, ovviamente, per trasformare  la questione da mia personale in questione di interesse generale, come in effetti è.

Sono allora andato al Cup di viale Adua, chiedendo esplicitamente la possibilità di accedere alla lista di attesa che mi riguarda (ma, ovviamente, ognuno potrebbe fare la stessa cosa per la lista che lo interessa); una persona molto gentile e preparata mi dice che devo recarmi, per questo, all’ Ufficio Relazioni col Pubblico dell’A.S.L. posto in viale Matteotti n. 19; qui, trovo solamente un usciere che mi consegna un foglietto contenente gli orari di apertura dell’U.R.P.  rispettivamente per quanto riguarda la sede di viale Matteotti e quella dell’Ospedale San Jacopo.

In realtà,  da tempo, presso la sede di viale Matteotti non esiste più alcun servizio di informazioni al pubblico, ma  si deve andare, volenti o nolenti al San Jacopo, e questo, per quanto non il più grave della serie, mi sembra un bel controsenso ed una fonte di scomodità e disservizio, dato che viale Matteotti è in città, sufficientemente comoda e ben servita per quasi tutti ed il San Jacopo certamente no.

Comunque, in un giorno ed un orario tra quelli previsti, eccomi al San Jacopo, piano terreno. Sembra non un ospedale, ma un suk mediorientale, con una bella confusione ed una discreta difficoltà ad orientarsi, almeno all’inizio; ci sono circa trenta “sale d’aspetto” che poi in realtà a tutto assomigliano meno che a sale, confusione, senso di disorganizzazione.

L’ospedale San Jacopo
L’ospedale San Jacopo

In mezzo a tanta abbondanza di spazio l’Ufficio Relazioni con il Pubblico è ricavato in una piccola stanza, con una persona che siede dietro una  scrivania; gentilissima anche questa, ma quando le spiego che vorrei accedere alla lista  che mi interessa per capire le ragioni di una attesa minima di quattro mesi e mezzo che diventerebbero undici se avessi la pretesa di essere visitato a Pistoia, mi dice che non è possibile.

L’unica cosa che posso fare, ma capisco subito che ha solo valenza statistica di massima e non risolve il problema concreto ed immediato, è quella di consultare la relazione sanitaria 2013; lì, mi assicura il solerte funzionario, troverò tutti i dati, espressi in forma numerica e tabellare, relativi a tutte le prestazioni rilasciate per le varie specialità, e addirittura i medici mediamente disponibili nei diversi settori di specializzazione.

Cerco allora su internet la relazione sanitaria 2013 relativa alla A.S.L. n. 3; in realtà, quella più aggiornata risale al 2012. Tra l’altro, la relazione di cui trattasi, che occupa novantuno pagine, non dispone di un indice.

All’interno  sono presenti vari capitoli/paragrafi anche dettagliati, se vogliamo, che spaziano dall’igiene degli alimenti, alla sanità pubblica veterinaria, alla medicina legale e del lavoro,  alla assistenza ai tossicodipendenti ed alcoolisti, alla assistenza agli anziani, ecc.

Per quanto riguarda analisi e visite, sono riportate solo le prestazioni fornite a persone ricoverate, ma non quelle agli esterni, di qualunque natura esse siano.

Concludendo, quindi, risulta impossibile ad un normale cittadino che prenota una visita e si sente dire che dovrà attendere, mettiamo, sette mesi, capire in sostanza i motivi di tanta attesa:

  • se dipendono dalla enorme richiesta esistente in quel momento per quella determinata specializzazione; se dipendono dalla scarsità di medici disponibili;
  • se, peggio ancora, i medici ci sarebbero, ma dedicano solo una parte ingiustificatamente limitata del loro tempo per  prestazioni a pazienti esterni;
  • se, più in generale, il personale all’interno della struttura ospedaliera viene impiegato in maniera razionale ed equilibrata, oppure ci sono da una parte figure inutili e ridondanti, magari piazzate lì dalla “politica” intesa nel suo senso deteriore, e dall’altra figure di cui ci sarebbe effettiva necessità, ma scarseggiano.
L’ingresso del San Jacopo
L’ingresso del San Jacopo

Per cui, alla fine di tutto,  sarebbe una bella cosa se chi può, consigliere comunale od altro, si occupasse approfonditamente del problema nell’interesse di tutti, e potesse fornire risposte anche scomode, magari, ma veritiere ed illuminanti.

Per le risposte di facciata, formalmente corrette ed in guanti bianchi, ma nebulose ed inconcludenti nella sostanza, mi è già bastata ed avanzata quella di Enrico Rossi alla mia precedente lettera.

[*] – Cittadino, lettore, ospite

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4 thoughts on “ASL3, PRENOTAZIONI E LISTE DI ATTESA: VIAGGIO NELLA SANITÀ DELLE NEBBIE

  1. È POSSIBILE CHE LE LISTE DI ATTESA PER UNA VISITA SIANO COSÌ MISTERIOSE?
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    “E quand’era, questo momento? – strillò Dent – Il momento! La prima volta che ho sentito parlare di tutta questa faccenda è stato ieri, quando un operaio è venuto a casa mia. Gli ho chiesto se era venuto per pulire i vetri delle finestre e lui mi ha detto che no, era venuto per demolire la casa, ma naturalmente non me l’ha detto subito. Oh, no. ‘Prima’ mi ha pulito un paio di vetri e mi ha chiesto cinque sterline di compenso, ‘poi’ me l’ha detto.
    – Ma signor Dent, è da nove mesi che i piani del progetto sono disponibili al pubblico, nel locale ufficio Viabilità e Traffico.
    – Oh, sì, sì! Beh, appena ho saputo la cosa sono corso a vederli, ieri pomeriggio. Non è che vi siate sforzati molto di richiamare l’attenzione su quel progetto, vero? Vi siete ben guardati dal parlarne con chicchessia.
    – Ma i piani erano visibili al pubblico…
    – Visibili?! Sono dovuto scendere nello scantinato per vederli!
    – Ma quello è l’ufficio di consultazione per il pubblico!
    – E si deve consultare con la torcia elettrica?
    – Oh, già, si vede che le lampade si erano fulminate.
    – Ma non mancava solo la luce, mancava anche la scala!
    – Insomma, avete trovato i piani?
    – Sì – rispose Arthur – sì. Erano in fondo a un casellario chiuso a chiave che si trovava in un gabinetto inservibile sulla cui porta era stato affisso il cartello ATTENTI AL LEOPARDO”
    (Douglas Adams, ‘Guida Galattica per gli Autostoppisti’)

    COMMENTO INVIATO DA: Luca Rossi, MoVimento 5 Stelle

  2. Per una visita oculistica prenotata il 9 Giugno, dato appuntamento per il 2 Marzo 2015 a Pistoia alle 16,30, quasi 9 mesi dopo. Affinchè sia verificabile riporto i riferimenti: prenotazione 2014 / 507940 N° / ID impegnativa 1 / 090130330209638.

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