QUARRATA. Una straordinaria partecipazione di gente comune, il “popolo del Caselli”, cittadini di ogni ceto e di ogni età hanno percorso la maggior parte del tragitto tra via Larga e via Roma in dignitoso silenzio. Oltre 300 fiaccole accese hanno illuminato la serata, circa 500 persone in tutto in rappresentanza dei 3700 cittadini circa che hanno convintamente firmato la petizione protocollata in Comune sabato scorso.
Tutti uniti per ribadire con forza che Quarrata vuole la “Casa della Salute” presso l’ex Rsa del Caselli di via Larga. A chi come me ha trascorso del tempo all’interno dello storico edificio di via Larga ieri ha fatto un po’ di tristezza vedere il piazzale antistante l’edificio transennato e chiuso al pubblico. Molti dei cittadini che si erano assiepati ai lati della strada in attesa della partenza della fiaccolata hanno guardato con amarezza verso quella facciata che comincia a dare i segni della decadenza.
Tra i tanti cittadini accorsi che hanno risposto all’appello del comitato “Salviamoilcaselli” c’erano anche ex dipendenti dell’Asl o delle cooperative che lavoravano all’interno assistendo gli anziani. Ma anche alcuni consiglieri comunali come Berini, Innocenti e Rossi che hanno preferito “marciare” a fianco dei cittadini ritardando la loro presenza al consiglio comunale convocato per le 19,45. Senza sigilli o bandiere ma con la fiaccola in mano anche diversi rappresentanti della Lega Nord, del Movimento Cinque Stelle, della Sinistra locale. Ognuno portatore di un ricordo familiare.
“La nostra storia – ci ha detto al volo Claudio Di Vincenzo – non può essere distrutta così. Questo edificio ha ancora una grossa importanza a livello affettivo, sociale e culturale. È stato voluto a suo tempo dai quarratini e non può essere smembrato o venduto. Ci sono le possibilità con i risparmi non dovesse diventare Casa della Salute per ristrutturarlo e farlo diventare un centro per la riabilitazione per gli anziani o sede di uffici ad hoc rivolti alla persona”. Ed ha proseguito parlando sempre a nome personale. “Mi dispiace pensare di essere amministrati da persone che mancano di passione civile e sociale oltre ad avere grandi incapacità tecnico amministrative sull’argomento”. Tra i firmatari della petizione (è arrivata in ritardo alla Fiaccolata per un fraintendimento sull’orario) anche l’ex sindaco di Quarrata Rosita Testai. “Il Caselli è nato per intenti sociali e sanitari e quindi dovrebbe essere rispettata questa sua funzione anche in futuro e non essere destinata ad altri scopi come la destinazione residenziale”.
Dei 15 Kg di candele iniziali nelle scatole del comitato ne sono rimaste ben poche. A regolare il traffico all’inizio e al termine del lungo corteo si sono poste in modo discreto le forze dell’ordine (Carabinieri e Polizia Municipale) . In apertura uno striscione.
Quando il corteo è giunto in prossimità del ponte sul Fermulla si è iniziato ad alzare dalla folla un coro a difesa del “Caselli” che ha assunto un tono più imponente in via Roma e nella piazza della Vittoria dove i cittadini guidati da Marco Monaco, Rita Fantechi, Lorenzo Rossomandi, Gianni Nocera si sono soffermati un attimo di fronte alle finestre del palazzo municipale da cui si sono visti fare capolino anche alcuni consiglieri della maggioranza.
Centinaia di cittadini in silenzio hanno quindi invaso pacificamente la sala consiliare riempiendola ma hanno dovuto attendere oltre un’ora e mezzo prima che iniziasse la discussione sulla mozione illustrata da Alessandro Cialdi di “Insieme per Quarrata”, mozione accolta – passata mezzora dalla mezzanotte – dopo un acceso dibattito e vari colpi di scena.
In attesa della discussione del punto a proposito della fiaccolata Marco Monaco ha dichiarato: “L’amministrazione comunale non può restare indifferente a queste persone che hanno invaso il Comune e quindi si aspettano un impegno contro la vendita e la restituzione del Caselli ai cittadini”. Per la cronaca – ma su questo ritorneremo successivamente – la mozione emendata “impegna il sindaco, la giunta e il consiglio comunale a ribadire all’Asl 3 di Pistoia la necessità di ottenere la Casa della Salute a Quarrata con preferenza nella parte monumentale del Caselli”.
Renata Fabbri scrive:
Ripenso alla fiaccolata di ieri sera a sostegno della petizione: ha vinto la tenacia dei cittadini di Quarrata. Nonostante le porte e le finestre chiuse da tempo, in tanti hanno voluto testimoniare quanto sia viva l’aspettativa di restituire ad una finalità sociale l’Ospedale Caselli. La partecipazione convinta e spontanea di tanta gente non può essere disattesa e dopo la significativa, unanime, espressione del Consiglio Comunale, come non essere certi che l’Amministrazione Comunale profonderà il massimo impegno per riaprire quelle finestre con la tanto attesa Casa della Salute?