ASSEGNI AI NON AUTOSUFFICIENTI: LA VERSIONE DI BERTINELLI

Problemi per i non autosufficienti
Problemi per i non autosufficienti

PISTOIA. Trasmetto la risposta del sindaco Samuele Bertinelli all’interpellanza dei consiglieri Carla Breschi, Alterio Ciriello, Chiara Colombo, Loreno Del Maestro, Andrea Betti e Massimiliano Sforzi sulle «criticità relative al grave ritardo nei pagamenti dei fondi per la non autosufficienza».

Riporto il testo integrale.

Marta Quilici 

 Signor presidente, signori consiglieri, signori della giunta,

ringrazio i consiglieri per la loro interpellanza, che mi consente di portare all’attenzione dell’aula una vicenda particolarmente importante per i molti cittadini che hanno patito i disagi relativi ai contributi erogati attraverso il fondo per la non autosufficienza.

La vicenda dei contributi di cui si discute, si intreccia, purtroppo, alla complicata e sofferta vicenda della Società della Salute Pistoiese, che dovrebbe essere ben presente al Consiglio, avendo io stesso avuto modo in più occasioni di illustrarvi l’evolversi accidentato della vita del consorzio in questi due anni. È la ragione per la quale non tornerò, se non per lo stretto necessario, su episodi ampiamente conosciuti.

Per quanto attiene al tema specifico del fondo per la Non Autosufficienza, è bene precisare che la fase sperimentale del progetto regionale è iniziata nel 2008 ed è stata gestita direttamente dal Comune, anche per conto degli altri comuni dell’area pistoiese, in quanto nella zona pistoiese non si era ancora costituita la Società della Salute, la cui convenzione è stata siglata il 6 agosto 2010 e il cui direttore, dimessosi nella primavera scorsa, è stato nominato il 1 agosto 2011. La SdSP, dunque, è stato uno degli ultimi consorzi a costituirsi in Toscana.

Peraltro, il mancato completamento del processo costitutivo del Consorzio, ha fatto sì che la SdS non sia mai riuscita a gestire direttamente le partite finanziarie e si sia risolta a trasferire al Comune di Pistoia le somme per la gestione amministrativa e contabile. Come agevolmente intuibile, le dimissioni del direttore non hanno aiutato a rendere più sollecita un’attività che richiede, comunque, una stretta collaborazione tra l’azienda sanitaria e i comuni, collaborazione che trovava nel direttore un riferimento organizzativo importante.

Sotto la mia presidenza, nel luglio del 2013, i membri del Consorzio hanno scelto, nell’interesse dei cittadini, di cercare di dare continuità alle attività della Società della Salute e ci si è dunque adoperati affinché fossero preservati i trasferimenti del Fna, segnalando a più riprese alla Regione Toscana la peculiare situazione del consorzio. Come già comunicato al Consiglio, rispondendo ad un’interpellanza del consigliere Tomasi, la preoccupazione di una corretta gestione dei fondi regionali, in specie del fondo per la non autosufficienza, è stata una delle principali mie preoccupazioni, sempre condivise dalla Giunta esecutiva e dall’Assemblea dei soci, al fine di recuperare, anzitutto, gli importanti ritardi (oltre un anno) accumulatisi prima del mio insediamento nella rendicontazione e, quindi, nell’erogazione dei contributi. Al fine di evitare la perdita dei contributi, ho rappresentato più volte alla Regione Toscana le obiettive difficoltà della SdSP, con le note 2 luglio 2013, 27 agosto 2013 e 17 settembre 2013. Con il medesimo fine, oltre che per formulare – nella massima trasparenza – una rivisitazione complessiva dei bisogni del territorio, dei criteri utilizzati per la concessione dei benefici e quant’altro necessario all’equo utilizzo delle risorse, l’Assemblea dei soci della SdSP, con deliberazione 24 luglio 2013, n. 1, ha costituito un gruppo di lavoro con l’azienda sanitaria e i rappresentanti dei comuni. L’attività di tale gruppo si è incentrata:

  • – sulla revisione delle modalità e dei parametri di utilizzo delle risorse disponibili per l’assistenza a persone non autosufficienti;
  • – sulla individuazione di criteri di accesso ai servizi più rispondenti degli attuali all’aumento esponenziale dei bisogni;
  • – sulla definizione dei criteri per accedere al sevizio di assistenza domiciliare, centro diurno, strutture per persone con limitata autonomia.

Le conclusioni di tale lavoro sono state recepite – con il voto unanime dei soci – dalla Società della Salute Pistoiese con la deliberazione assembleare n. 2 del 17 marzo 2014.

In particolare l’assemblea ha stabilito di confermare, per i servizi residenziali, i criteri attualmente in uso per l’accesso in R.S.A. deliberati dall’Azienda, mentre per i servizi domiciliari è stato convenuto di evitare di erogare più servizi contemporaneamente ad una stessa persona, riservando questa eventualità esclusivamente agli anziani senza figli che vivono soli.

Per il contributo per assistente familiare ( i c.d. badanti): si è convenuto la validità dei criteri attualmente in corso fino al 30 aprile 2014 e l’invio di relativa comunicazione a tutti i beneficiari, nonché la predisposizione di un bando “assegnazione contributo badanti” aperto a tutti i cittadini aventi i seguenti requisiti:

  • 1. Età > 65 anni
  • 2. condizione di non autosufficienza
  • 3. Isee € 25.000 circa (pari a 4 volte il trattamento minimo Inps)
  • 4. Titolarità di un contratto di assunzione della badante in essere, oppure dichiarazione dell’impegno alla stipula in caso sia riconosciuto il titolo ad accedere al contributo, salvo suo decorrere dal momento della firma del contratto.

 

Samuele Bertinelli
Samuele Bertinelli

L’erogazione del contributo è inoltre sottoposta alla valutazione di gravità della situazione a cura dell’Uvm che utilizzerà l’incrocio delle variabili sociali e sanitarie così come previsto per l’accesso alle Rsa, formando in tal modo una graduatoria di priorità.

L’ammontare del contributo è fissato secondo fasce di reddito determinate attraverso l’utilizzo dell’Isee.

Per quanto riguarda, invece, il contributo per assistente familiare, la SdSP ha deliberato l’erogazione tramite bando e relativa graduatoria formata incrociando il coefficiente del profilo sanitario (complessità infermieristica), il profilo funzionale – cognitivo – comportamentale (isogravità) con l’indicatore di adeguatezza della condizione ambientale (Iaca), mentre il contributo spettante sarà graduato in base all’Isee fino alla misura massima di € 450,00

Con riferimento all’assistenza domiciliare tramite cooperativa, la SdSP ha confermato il tetto massimo settimanale erogabile in 6 ore feriali ed 1 festiva, nonché la costituzione di una graduatoria attraverso l’incrocio tra indice Iaca, isogravità e complessità infermieristica (anche gli anziani soli per i quali viene proposto un doppio servizio, seguiranno comunque detta graduatoria).

Relativa alla assistenza domiciliare per situazioni di urgenza: l’assemblea ha individuato l’assoluta necessità di prevedere una somma da destinarsi all’erogazione di servizi domiciliari nella fase di urgenza (evento acuto destabilizzante) per dar modo alla famiglia di organizzare le proprie risorse. Tale servizio sarà erogato per un massimo di 15 giorni, con importo complessivo non superiore a € 900,00. il contributo sarà erogato tenendo conto degli stessi criteri vigenti per gli altri contributi di assistenza domiciliare.

In ultimo, per quanto attiene al Centro diurno, la SdSP ha confermato i criteri di accesso attualmente in uso, nonché la necessità di prevedere nella suddivisione del budget (prima trance 2013) risorse certe ed individuate per l’inserimento di persone con isogravità bassa (1 e 2) nei centri diurni organizzati per bassa intensità assistenziale.

Il bando per l’erogazione dei contributi per l’assistenza domiciliare, il c.d. contributo badanti, è stato condiviso dall’assemblea della SdSP con la deliberazione 17 aprile 2014, n. 7, ed approvato con deliberazione della giunta esecutiva n. 3 di pari data. In quella occasione, per accelerare i tempi ho richiesto all’ufficio di staff costituitosi quale supporto tecnico-amministrativo al presidente, dopo le dimissioni del direttore, al fine di assistere all’esercizio temporaneo e straordinario di funzioni gestionali da parte del presidente, se mi fosse consentito pubblicare il bando. A fronte dell’impossibilità per lo staff di suffragare tale orientamento, la pubblicazione è stata necessariamente procrastinata alla nomina del nuovo direttore della SdSP, alla quale confidiamo di giungere entro la fine di luglio.

Come saprete, difatti, il 23 giugno è scaduto il termine per la presentazione dei curriculum ed è mia intenzione procedere alla convocazione quanto prima dell’assemblea e della giunta esecutiva per procedere alla nomina. Posso assicurare che il primo compito che sarà segnalato al nuovo direttore sarà la pubblicazione del bando.

Parenteticamente, e solo per offrire un riscontro esaustivo agli interpellanti, vorrei precisare che il consorzio è giunto alla determinazione di completare la costituzione dei suoi organi, e in particolare della nomina del direttore, che avrà l’incarico per un anno eventualmente prorogabile per un altro anno, per un duplice ordine di valutazioni: a) l’avvocatura regionale ha sostanzialmente confermato l’impraticabilità di soluzioni alternative; b) la necessità di addivenire ad una compiuta soluzione delle problematiche organizzative e contabili del consorzio, prima di decidere sul suo futuro.

 

A Pistoia sparirono i sussidi per le badanti alle famgilie dei non autosufficienti
A Pistoia sparirono i sussidi per le badanti alle famgilie dei non autosufficienti

Non ha aiutato, come comprenderete, la perdurante inerzia del legislatore regionale, al quale ho richiesto anche recentemente informazioni per ora senza avere riscontro e che ha lasciato, sin qui, le società della salute in un limbo indefinito, caratterizzato dalla costante procrastinazione della sempre – a parole – vicinissima riforma del servizio sanitario.

Intanto, abbiamo gettato le basi per ogni scelta sul futuro del consorzio: grazie al duro impegno dello staff tecnico formato dalla dottoressa Bellagambi dell’azienda sanitaria, della dottoressa Tofani del Comune di Quarrata e del dottor Ancillotti, che tutti conoscete, lo scorso 17 aprile la Società della Salute Pistoiese ha approvato, con il consenso di tutti i soci, il documento di bilancio, che mai aveva avuto, relativo agli anni 2011, 2012 e 2013.

Sarà uno dei compiti del prossimo direttore della SdSP procedere, sulla base di tale documento contabile, alla compiuta redazione del bilancio previsionale 2014.

Una concausa dei ritardi nell’erogazione dei contributi è imputabile anche alle persistenti difficoltà, ora sostanzialmente risolte, di dialogo tra il nuovo sistema informatico acquistato dall’azienda sanitaria e quello in uso al Comune di Pistoia. Il faticoso ed impegnativo lavoro dei mesi passati può consentire oggi di recuperare i ritardi accumulatasi che, dunque, non dipendono dalla gestione attuale della Sds, ma da un significativo ritardo iniziale.

Grazie a questo complesso e duro lavoro di riordino, al quale hanno contribuito generosamente in molti, anche tra i dipendenti del Comune, ai quali va il mio sincero ringraziamento, posso oggi informarvi che il 19 giugno scorso è stata adottata la determinazione dirigenziale di erogazione dei contributi del Fondo per la non autosufficienza relativi al periodo che arriva fino al dicembre 2013 e che sono già stati liquidati tutti i mandati da parte dell’Amministrazione comunale e dunque, tra oggi e domani, sulla base dei tempi di elaborazioni della Tesoreria, i contributi saranno erogati ai beneficiari. Si tratta di 520.000 euro, per 240 beneficiari, per i quali sono già stati fatti tutti i mandati di pagamento.

Resto a disposizione per ogni ulteriore approfondimento.

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